Elena Salzano
Racconti e storie sono state protagonisti, lo scorso 7 novembre, del corso Storytelling Pro, organizzato dalla Delegazione Ferpi Triveneto e condotto da Federico Favot che ha dato l'occasione ai professionisti di confrontarsi sulle tecniche di narrazione.
Una giornata di racconti e di storie, quella trascorsa sabato 7 novembre 2020, con Federico Favot che, nell'ambito del corso Storytelling Pro, organizzato dalla Delegazione Ferpi Triveneto, ha dato l'occasione ai professionisti di confrontarsi sulle tecniche di narrazione.
Ossitocina, cortisolo ed endorfina sicuramente ci aiutano a creare legami affettivi, aumentare la soglia dell'attenzione e incrementare l'eccitazione e l'estasi ma è nella struttura della storia che vi è la vera differenza.
Gli elementi sono sempre gli stessi.
Un protagonista, con i suoi bisogni e desideri, è mosso da motivazioni precise (non necessariamente palesi) e si ritrova sempre ad affrontare conflitti e problemi generati da un antagonista. Fanno parte della storia, rischi e pericoli che, in una sequenza di eventi narrati nei dettagli, in modo personale e profondo, lo portano in tre atti (inizio, centro e fine), a passare da un mondo ordinario, in cui la vita normale del protagonista viene sconvolta da un incidente scatenante, che genera un punto di svolta, verso un mondo straordinario.
A intervenire è l’antagonista che affronta il nostro eroe bisognoso di alleati, di amore, e che arriva al midpoint della storia, appunto, in cui tutto va a rotoli e occorre un secondo punto di svolta in cui la battaglia finale conduce alla chiusura del nostro racconto.
Ogni storia funziona se esiste un conflitto ed è in grado di cambiare la nostra vita se esiste l’emozione e se nell’ascoltarla diventiamo persone diverse dal principio.
Federico Favot, sceneggiatore, headwriter e creative producer, docente della scuola di Holden, parla di sé, orientando alla meditazione e alla gratitudine, spingendo alla lettura, al confronto con chi può fornirci un punto di vista migliore, poiché siamo la media delle cinque persone che frequentiamo di più.
E la chiave di esercitazione è data dall’allenamento alle cose, dalla raccolta delle idee quotidiana, sempre partendo dalla ricerca dei perché.
Tre esercitazioni, sugli obiettivi, gli ostacoli e le idee con cui superarli, hanno generato un ottimo clima di confronto e dialogo fra i partecipanti.
E, anche se è sempre la stessa storia, ne è valsa veramente la pena imparare a raccontarla con questa giornata di formazione decisamente inspiring.