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Tre per uno: è partito il primo modulo della terza edizione del Master Ferpi/Iulm/Assorel

08/03/2005

Si è svolto il 4-5 marzo il primo modulo del Master in RP d'Impresa. Pubblichiamo il report dell'incontro:

Al via la terza edizione del Master in RP d'Impresa Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa 20051° Modulo "Le strategie e i modelli delle RP"4/5 marzo 2005DOCENTE RESPONSABILEProfessor Emanuele Invernizzi, Università IULMcon:Dott.ssa Sissi Peloso, Presidente FerpiDott. Franco Guzzi, Presidente AssorelIl programma
1.    Introduzione al master: presentazione del master, i punti di vista di Ferpi e  Assorel
2.    La mappatura delle attività di comunicazione: le attività e le funzioni della comunicazione in un'organizzazione
3.    I modelli delle RP di Grunig: l'evoluzione storica delle RP attraverso i quattro modelli di Grunig
4.    Esercitazione in piccoli gruppi: diagnosi dei modelli di RP prevalenti in azienda
5.    Le RP in Italia, il loro modello di evoluzione e la definizione di RP
6.    Progettazione e realizzazione di un piano di comunicazione aziendale: il metodo APICEVenerdì 4 marzo è iniziata l'edizione 2005 del Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa, organizzato dall'Università IULM in collaborazione con Ferpi e Assorel. Erano presenti Emanuele Invernizzi, professore ordinario dell'Università IULM e direttore del Master, Sissi Peloso presidente Ferpi, e Franco Guzzi presidente Assorel.Durante la presentazione del Master il professor Invernizzi ne ha ricordato i principali obiettivi, tra i quali fornire conoscenze tecniche ed evidenziare lo stato dell'arte della professione di RP e di comunicazione d'impresa in termini concettuali, metodologici e operativi. Un altro obiettivo è quello di stimolare lo sviluppo professionale dei partecipanti, sempre più necessario in un contesto in così rapida evoluzione.Sono poi intervenuti Franco Guzzi e Sissi Peloso, rispettivamente presidente Assorel e presidente Ferpi, i quali hanno ribadito la necessità per il professionista di Relazioni Pubbliche di una formazione continua e l'utilità di far parte di associazioni quali Ferpi e Assorel al fine di garantire il riconoscimento della professione e una continua tensione verso il miglioramento.L'evoluzione delle RP: dalla propaganda allo sviluppo delle relazioni
Dopo la fase introduttiva del master il professor Invernizzi ha illustrato l'evoluzione storica delle RP attraverso i quattro modelli di Grunig. Il modello attualmente prevalente, e che fa prevedere una sua sempre maggiore diffusione, è il Two-way symmetric, basato sulla comprensione reciproca tra l'organizzazione e i suoi pubblici di riferimento, e che viene generalmente adottato dalle organizzazioni evolute, attente ai temi dell'etica.Attraverso un'esercitazione in gruppi, i partecipanti al master hanno poi analizzato gli obiettivi e le attività di comunicazione e quindi i modelli di RP prevalenti nelle aziende per le quali lavorano. 
Le RP in Italia e il loro modello di evoluzione
La giornata è proseguita con l'esposizione dell'evoluzione di cui le teorie organizzative sono state oggetto negli ultimi anni e che ha visto il passaggio dal modello gerarchico-funzionale al più attuale modello a rete. Ha visto inoltre la parallela evoluzione dal marketing transazionale orientato al mercato verso il marketing relazionale orientato alla relazione. E' seguito poi qualche cenno all'affermarsi in questo nuovo scenario della Business Ethics e al modello a piramide di Carroll della Corporate Social Responsibility.Il professor Invernizzi si è poi soffermato sul ruolo strategico che la comunicazione riveste oggi nelle organizzazioni, sottolineando come vi siano due dati strutturali di rilevante importanza e che si sostanziano nella creazione di una Direzione Comunicazione e nella partecipazione del Direttore della Comunicazione al processo di decisione strategica.Questi cambiamenti supportano e, al contempo, sono la conseguenza di una tendenza evolutiva che vede la finalità delle RP nel governo della reputazione e non più nella costruzione dell'immagine. L'immagine infatti si fonda solo su aspetti esteriori e può essere modificata in breve tempo; la reputazione al contrario é basata sui comportamenti e sulle azioni dell'organizzazione e non è quindi modificabile nel breve termine poiché viene a crearsi con il passare del tempo.A tale proposito, la comunicazione può contribuire al governo della reputazione in due modi: innanzitutto, agisce sui comportamenti delle organizzazioni, indirizzandoli in senso etico e ampliandone gli effetti in termini di reputazione e, in secondo luogo, supporta i comportamenti con iniziative basate non più sulla propaganda, bensì volte a favorire la trasparenza.Il passaggio dalla costruzione dell'immagine al governo della reputazione si riflette nel cambiamento del ruolo del professionista di comunicazione.Verso una definizione di RPPartendo da queste premesse, il Prof. Invernizzi ha poi definito l'attività di Relazione Pubbliche come attività di ascolto e riflettive, relazionali e comunicazionali, gestite con tecniche manageriali al fine di:-collaborare alla definizione delle strategie aziendali
-supportare il raggiungimento degli obiettivi aziendali
-rafforzare la reputazione
Queste attività si esplicitano nelle Core PR e nelle Extended PR. Le Core PR  sono tutte le attività più specifiche delle RP quali quelle strategiche, specialistiche e di base. Le Extended PR sono le attività di comunicazionei interna, di marketing, finanziaria e public affair, e coincidono con la Corporate Communication.Il metodo APICELa lezione di Sabato è stata dedicata alla spiegazione del metodo APICE, metodo che ha la finalità la progettare e di pianificare le attività di comunicazione. E' costituito di diverse fasi, dalla definizione degli obiettivi strategici, dall'audit e dal monitoraggio attraverso strumenti qualitativi e quantitativi, dalla progettazione e pianificazione e infine dalla attuazione e dal controllo operativo.Sono inoltre stati introdotti alcuni strumenti operativi quali l'ObiMod e l'ObiPro che possono essere utillizzati  rispettivamente durante l'attività di diagnosi e progettazione e durante la fase di programmazione operativa.Per quanto riguarda invece la fase di controllo operativo è stato introdotto  il diagramma di Gantt come utile strumento di pianificazione e verifica delle attività svolte.
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