L'iniziativa è stata presa in accordo con IFC (International Finance Corporation) che a sua volta fa parte del World Bank Group.Cinque le categorie del premio annuale: Sustainable Bank of the Year, Emerging Markets Sustainable Bank of the Year, Sustainable Bankers of the Year, Sustainable Deal of the Year and Sustainable Energy Finance Deal of the Year.Il tutto è ispirato ai poco noti Equator Principles, una cornice di riferimento che dall'anno 2002 vuole ispirare le istituzioni finanziarie nei processi di scelta e di gestione di progetti di investimento, secondo criteri di sostenibilità dei rischi sociali e ambientali.Le domande di ammissione andranno presentate entro il 15 marzo 2006, la short list sarà resa nota il 31 dello stesso mese e il premio annuale verrà assegnato il 31 marzo 2006.Lars Thunell, vice presidente esecutivo della World Bank, ha dichiarato in proposito:"Le banche vedono la sostenibilità come un'opportunità piuttosto che come un limite e stanno sempre di più abbracciando il concetto di 'triple bottom line': sociale, ambientale e finanziario. E' importante che le banche che guidano questa tendenza in termini di sforzi, impegno e innovazione sentano che i loro risultati sono riconosciuti".Come per altre iniziative di responsabilità sociale anche questa solleva dubbi e scetticismi. Pura foglia di fico per rifarsi una reputazione? O genuino commitment e preoccupazione per le esternalità che tante imprese riversano nell'ambiente e nella società. E chi di questa discussione si possono già vedere nel forum di discussione che il Financial Times ha aperto. Gli interventi si possono leggere a questo indirizzo.Lo ha lanciato il Financial Times in questi giorni e vuole premiare le banche che "hanno attivamente integrato gli obiettivi sociali e ambientali, insieme massimizzando il guadagno finanziario dei loro investitori"
