Ventun anni di PR Week: la storia delle relazioni pubbliche in Inghilterra

Il racconto del direttore responsabile Daniel Rogers

PR Week, la nota fonte giornalistica online e su carta per chi si occupa di Rp, ha appena compiuto 21 anni. Il suo direttore, Daniel Rogers, ne approfitta per tracciare un bilancio del mondo delle relazioni pubbliche britanniche nelle ultime due decadi.Il settore delle relazioni pubbliche è sempre stato facile bersaglio di fraintendimenti, addirittura ha fornito più di una ispirazione a  parodie e caricature: ne sono un esempio due show televisivi di successo trasmessi in Inghilterra, i cui protagonisti interpretano il ruolo di spin doctor sopra le righe.Fortunatamente oggi la diffidenza e l'ignoranza riguardo all'industria delle relazioni pubbliche si stanno diradando velocemente. Sempre più aziende affiancano al direttore generale uno o più responsabili comunicazione. Inoltre si ritiene ormai indispensabile imparare a gestire l'identità aziendale, la sua reputazione, le situazioni di crisi, sapendo come rivolgersi ai diversi stakeholder. La reputazione, afferma Rogers, è diventata qualcosa di tangibile, che va protetta e persino alimentata.Una ricerca del Chartered Institute of Public Relations (Cipr) ha calcolato che quest'anno il Regno Unito ha speso più di 2 mila miliardi di sterline in servizi di Rp. Questo campo è diventato uno dei tre sbocchi professionali più ambiti dai laureati (gli impiegati in questo ambito sono quadruplicati dal 1984). Il boom degli ultimi anni rappresenta chiaramente un cambiamento di rotta del settore: la maggiore considerazione da parte del mondo degli affari è andata di pari passo con l'aumento della competenza degli account executive, che per esempio sono ormai quasi tutti laureati.Secondo Daniel Rogers tra pochi anni alle Rp sarà offerto il rispetto e il ruolo che si meritano e i suoi professionisti avranno una poltrona fissa intorno al tavolo del consiglio d'amministrazione.Valentina Tubino - Totem