Year In Hashtag
22/12/2011
Dalla morte di Steve Jobs alla primavera araba, dallo tsunami in Giappone fino alle elezioni amministrative in Italia, _Year In Hashtag_ è uno sguardo sul 2011, ma raccontato da un punto di vista particolare, quello di Twitter. Una narrazione che si dipana attraverso gli hashtag più twittati dell'anno che sta per chiudersi e attraverso gli occhi e le parole di chi era dentro gli avvenimenti.
Un’idea semplice eppure bellissima. Year In Hashtag è uno sguardo sul 2011 da un punto di vista particolare: la Rete e i suoi utilizzatori.
Perché il 2011? Perché quest’anno, per la prima volta, la maggior parte degli eventi è stata raccontata prima, meglio o esclusivamente dalla Rete. Uno sguardo sul 2011 che non comprenda tweet, blog, fotografie e video immediatamente caricati online è uno sguardo parziale, incapace di raccontare la vera ricchezza dei tanti eventi che si sono svolti in questo lungo e intenso anno.
Per Time persona dell’anno è “il manifestante”. A scorrere Year In Hashtag non si può non essere d’accordo: sono le piazze i luoghi in cui la Storia è passata e si è fermata a lungo nel 2011, sono coloro che hanno animato quelle piazze ad aver scritto pagine di storia, ad aver gettato le basi per le storie che verranno.
Però noi pensiamo che persona dell’anno sia anche “il citizen journalist”, che spesso non è altro che “il manifestante” armato di smartphone e account su un social network e in altri casi è qualcuno che non può fisicamente essere presente ma da casa sua, con computer e connessione a internet, partecipa agli eventi in modo semplice ma fondamentale: raccontando quello che succede, raccogliendo notizie, informazioni, richieste, fotografie, video e rilanciandoli, amplificandoli, contribuendo a costruire la narrazione dell’evento.
E’ per rendere omaggio a tutti coloro che in questo 2011 hanno raccontato la realtà intorno a loro che è nato Year In Hashtag, per valorizzare l’impegno di migliaia di persone nel mondo che ogni giorno hanno costruito un pezzo della Storia di questo anno indimenticabile.
Il sito può essere visitato per mesi, saltando da un mese all’altro o da un luogo all’altro. All’interno di ogni scheda è possibile trovare fotografie, video, tweet e link a siti e blog di approfondimento. Dai tweet è possibile risalire all’account dell’autore, agli hashtag citati, ai link e partire per la vostra personale esplorazione.
Il “sogno” di Claudia Vago, ideatrice del sito, e del suo team è che oltre alla loroselezione di eventi e di materiali per raccontarli, ogni utente possa registrarsi e creare la narrazione del proprio 2011.