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E’ morta Giacomina Lapenna, fondatrice Ferpi

24/10/2013

Si è spenta a 88 anni la prima PR italiana. Fondatrice di Ferpi e prima ancora dell’UneRp, l’Unione degli esperti delle Rp, è stata una delle più autorevoli professioniste. Da 30 anni alle consulenze associava la formazione manageriale.

Umanizzare le imprese. Questo il vero compito delle relazioni pubbliche nelle organizzazioni e verso i pubblici e più in generale della comunicazione, secondo Giacomina Lapenna, che si è spenta lunedì 30 settembre nella sua casa di via Battistoni Sassi a Milano (da dove muoveranno le esequie sabato 26 ottobre alle ore 10.30). Per lei era come un mantra e non si stancava mai di ripeterlo negli incontri pubblici, nei seminari formativi che ha tenuto fino a pochi giorni prima di morire, con i colleghi. Esattamente 30 anni fa, proprio a partire dal suo credo aveva ideato il progetto Persona, un metodo formativo sullo stile di leadership che lei riteneva indispensabile a chiunque volesse essere comunicatore. “Il comunicatore è e deve essere un leader, sempre” ripeteva spesso e lo aveva sostenuto con forza in una delle poche interviste concesse in tutta la sua vita al magazine della Federazione. Molto prima del Mandato di Melbourne e proprio in quell’intervista prima al direttore Giancarlo Panico e poi a Francesco Scarpulla che l’aveva materialmente intervistata affermava: “Le Relazioni pubbliche consentono alle organizzazioni di esprimere la loro personalità, corpo vivo e dialogante nel tessuto sociale”.
Triestina di origine, viveva a Milano. Aveva cominciato a lavorare nel 1952 come responsabile dell’ufficio iniziative culturali e comunicazione dell’Università di Trieste dove si era laureata qualche anno prima. La sua formazione filosofico letteraria, manageriale-imprenditoriale e, successivamente psicologica, le hanno consentito di esercitare, con uno stile e un approccio particolari, la sua professione di consulente di impresa con le più importanti aziende italiane. La sua vasta e diversificata esperienza nelle problematiche manageriali, riferite alla organizzazione delle funzioni, alla strategia della comunicazione e alle “risorse invisibili” dell’impresa la portò, sin dall’inizio degli anni ’80 a lavorare come formatore e docente di strategie d’impresa e management.
Nel 1958 assime ad Alberto Muller, Domenico Pascarella, Guido De Rossi del Lion Nero e Aldo Chiappe dava vita all’ Unione Nazionale degli Esperti di Relazioni Pubbliche (UNERP), con obiettivi di tutela dei primi liberi professionisti, che avviava, peraltro, un lavoro di approfondimento di tutti gli aspetti del rapporto tra consulenti di relazioni pubbliche e committenti. L’UneRp nel 1968, appena dieci anni dopo, cambia nome diventando Firp, Federazione italiana delle Relazioni pubbliche, che appena due anni dopo si unirà alla Fierp, l’altra associazione professionale delle Rp italiane, dando vita a Ferpi, di cui Giacomina Lapenna fu vicepresidente fino al 1973. E’ stata membro di Cerp, la Confederation Européenne Relations Publiques Bruxelles, di Euprera e di EWMD, l’associazione delle Donne Manager d’Europa. All’attività di relatrice pubblica, ha affiancato più per passione che per lavoro quello di giornalista pubblicista: dal 1971 al 1990 ha curato su Famiglia Cristiana, la pagina sul lavoro, Cosa farò domani, mentre dal ’62 al ’69 era stata redattrice della pagina La donna che lavora, sul settimanale Amica.
Autrice di numerose pubblicazioni e testi professionali. Il titolo più diffuso e di maggior successo è Come parlare in pubblico con travolgente insuccesso, pubblicato da Lupetti come un suo libro sulla comunicazione nella coppia, Come te non c’è nessuno. Comunicazione d’amore (o quasi).
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