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Accordi di Stoccolma: road map nelle università

14/12/2011

Gli incontri organizzati in diverse università italiane per presentare e discutere gli Accordi di Stoccolma sono diventati un’importante occasione di dibattito sui nuovi scenari delle Relazioni pubbliche tra professionisti, docenti e studenti.

di Michele Toscano
Dopo un primo ciclo di incontri universitari sugli Accordi di Stoccolma nell’anno accademico 2010/2011 due tappe ulteriori si sono aggiunte per questo primo semestre accademico.
All’Università La Sapienza di Roma si è svolta a pochi mesi di distanza una seconda edizione dell’incontro nell’ambito del corso in Gestione e organizzazione della comunicazione d’impresa di Valentina Martino. Obiettivi e attuazione degli Accordi di Stoccolma, ruolo della Ferpi, profilo professionale e deontologico del relatore pubblico, nuove tendenze di mercato con focus sulla comunicazione culturale: questi i principali argomenti affrontati da Elisa Greco, con gli studenti del corso particolarmente interessati nel capire come le Relazioni Pubbliche si evolveranno e quali opportunità possono essere colte nel contesto italiano per quanto riguarda i diversi temi di argomentazione degli Accordi.
All’Università di Perugia, nell’ambito del corso di Relazioni Pubbliche di Marco Mazzoni, si è svolto un incontro centrato sulla figura del professionista e sul suo ruolo nelle organizzazioni alla luce dei temi di argomentazione degli Accordi: sostenibilità, management, governance, comunicazione interna, comunicazione esterna e coordinamento tra comunicazione interna ed esterna. Fabio Ventoruzzo ha illustrato agli studenti del corso i temi chiave a sostegno del valore delle RP per le organizzazioni con un’analisi sui cambiamenti dal punto di vista dei trend, dei canali e degli strumenti maggiormente in ascesa, soffermandosi sul concetto di responsabilità della competenza e sugli “ingredienti” del buon professionista.
Gli incontri consentono agli studenti di approfondire ulteriormente il ruolo delle Relazioni Pubbliche all’interno delle organizzazioni dopo aver studiato in maniera globale le diverse discipline afferenti alla Comunicazione. Contemporaneamente gli studenti possono acquisire maggiore consapevolezza nel poter essere attori chiave e partecipi, fin dall’inizio del loro percorso professionale, di un cambiamento verso una sempre più consolidata affermazione e diffusione delle attività di Relazioni Pubbliche (pensiamo in particolare alle piccole e medie imprese), in una società a rete nella quale si rafforza la necessità per tutte le organizzazioni di un dialogo con gli stakeholder al fine di rispondere alle aspettative di questi ultimi.
Gli Accordi di Stoccolma si confermano dunque come un’ importante occasione per discutere di trend e sviluppi futuri della professione in Italia, di applicazioni e prospettive nel contesto italiano per quanto concerne i temi di argomentazione affrontati dagli stessi Accordi, di ruolo e requisiti essenziali del professionista di Relazioni Pubbliche.
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