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Ad Anna Maria Boniello il Premio Letizia Isaia

31/10/2011

Assegnato alla comunicatrice e giornalista caprese il _Premio Prestigio Professionale_ per la sua opera di narrazione della vita culturale e sociale dell’isola dalle pagine de _Il Mattino._ La cerimonia di premiazione, quest’anno, si è trasferita per la prima volta da Napoli a Roma.

Piero Angela, celebre divulgatore scientifico; Anna Maria Boniello, giornalista, operatrice culturale ed inviata caprese de Il Mattino ; Elio Casalino, notaio ed artista nel campo della musica; Vittorio Emiliani, già direttore de Il Messaggero e autore di libri su Mussolini a Predappio; Gabriella Giammanco, giornalista e deputata; Marina Nalesso, giornalista del TG1 e Aldo Tramma, professore del Conservatorio Santa Cecilia: sono i nomi dei vincitori della 9^ edizione del Premio Letterario Letizia Isaia per Autori e Editori, istituito dall’ Associazione Nazionale Luci sulla Cultura, nell’ambito del 150° dell’Unità d’Italia.
La giuria del premio, che si avvale del Patrocinio Morale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Campania, ha assegnato i riconoscimenti Premio Prestigio Professionale, a personalità che si sono particolarmente distinte nei campi in cui operano.
La premiazione, che si è tenuta a Roma lo scorso 24 ottobre, ha visto la presenza del Presidente Onorario del Premio, Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del TG1 e l’intera giuria, presieduta da Letizia Isaia, e composta da Nino Bertoloni Meli, giornalista parlamentare de Il Messaggero ; Stefano Campagna, giornalista e conduttore del TG1 ; Angelo Centola, presidente della fondazione Avv. Libero Carotenuto – Onlus e Antonio Sasso, direttore del Roma.
Madrina del Premio, Valentina Bisti del TG1 della Rai insieme al conduttore della serata Stefano Campagna. Nel corso della cerimonia, Luciano Greco si è esibito con voce e chitarra in un repertorio di canzoni e melodie napoletane, mentre Fanny Marino ha letto alcuni brani di opere premiate. Presente tra gli altri, il direttore del TG1, Augusto Minzolini.
Molto soddisfatta della “trasferta romana”, Letizia Isaia: “Trasferire il Premio a Roma è stata una nuova esperienza. Una ‘certa Napoli’, non perdona mai un napoletano che contribuisce alla crescita della sua città, lo uccide moralmente e, dopo la sua morte civile, gli intesta un Premio Letterario”.
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