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Adolescenti e Web: il crollo dei luoghi comuni

08/02/2005

Internet non parla la lingua dei giovanissimi. Questo emerge da un recente studio promosso dal Nielsen Norman Group sul rapporto tra i teenagers e i siti web. Non sono così sciolti nell'usarlo e non sempre i siti offrono loro ciò che si aspettano.

E' sorprendente la fotografia scattata da questa indagine sul rapporto tra il web e i giovani tra i 13 e i 17 anni della California, Nuova Zelanda e Colorado. Innanzitutto crolla un luogo comune che vorrebbe i giovanissimi destreggiarsi con disinvoltura tra i meandri del World Wide Web. Il sondaggio parla chiaro: gli adolescenti non si muovono poi così bene nella Rete e sicuramente sono meno sciolti degli adulti. In secondo luogo emerge una generica insoddisfazione da parte degli adolescenti nei confronti dei contenuti offerti da molti siti web. Loro adorano comunicare, possibilmente protetti dall'anonimato, tollerano la pubblicità e amano il design pulito. Ma non sempre i loro desideri vengono ascoltati. Insomma non tutti i siti sono "teen-friendly".La Nielsen Norman Group ha scelto un campione di 38 giovanissimi e ha studiato il loro comportamento nei confronti di 23 siti. Per esempio è stato chiesto loro di andare sul sito della California Department of Motor Vehicles per chiedere la patente di guida, oppure di scoprire dove si sarebbe tenuto il prossimo concerto di Norah Jones sul sito di MTV.com.Solo il 55 per cento dei ragazzi è riuscito nel compito, contro il 66 per cento degli adulti.Immaturità e scarse competenze linguistiche e di lettura sono tra le cause di questa lacuna da parte degli adolescenti. Ma il mondo dei grandi può fare di più.
Emanuela Di Pasqua-Totem
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