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Ambiente, sviluppo e conflitti: come uscirne?

08/01/2021

Sergio Vazzoler

Ambiente e sviluppo: due mondi che troppo spesso cozzano fra loro come ha recentemente mostrato la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Per fortuna esistono le buone pratiche come ci mostra Sergio Vazzoler che ci segnala l'intervista di “Italia Circolare” a Massimo Vaccari, Presidente dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali, La Filippa, di Cairo Montenotte, in provincia di Savona.

di Sergio Vazzoler

Ambiente e sviluppo: un rapporto conflittuale che non accenna a spegnersi ma, al contrario, si autoalimenta in un perenne circolo vizioso tra soggetti che non riconoscono la legittimità dei propri interlocutori. Se avevamo bisogno di una triste conferma è bastato l’annuncio nei primi giorni del nuovo anno della pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) a ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi per far deflagrare la battaglia verbale in un “tutti contro tutti” dove l’unico grande assente appare il merito.

Ecco, allora, che occorre andare a caccia di buone pratiche dove l’ascolto, il dialogo e la comunicazione assumono un ruolo strategico e rendono possibile coniugare interessi solo apparentemente inconciliabili.

A tale proposito rilanciamo volentieri un’intervista recentemente pubblicata su “Italia Circolare” all’imprenditore Massimo Vaccari, Presidente dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali, La Filippa, di Cairo Montenotte, in provincia di Savona. Un racconto tutto da leggere per i comunicatori e non solo.

Leggi l'intervista.

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