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Analisi: le società di comunicazione comunicano poco se stesse

09/03/2004

Un'analisi del quanto poco le società di comunicazione comunichino se stesse, così come accade per le agenzie pubblicitarie americane. Ma secondo un articolo di Ad Age le grandi aziende dell'advertising si stanno rendendo conto di avere bisogno della collaborazione delle Rp per il loro lavoro...

Non sempre la pubblicità è sufficiente: lo dice una recente analisi comparsa su AdAge.com, un punto di riferimento per il mondo della comunicazione e della pubblicità. La tendenza più recente è quella di puntare di più sulle relazioni pubbliche, di concentrarsi sugli influenti e in molte aziende l'imperativo sta diventando proprio "facciamo meno pubblicità in tv, focalizziamoci su media event e media relation". Relazioni pubbliche ben studiate possono essere più efficaci degli spot  in tv e in ogni caso non dovrebbero mai mancare. Perché il loro compito fondamentale è conoscere da vicino il pubblico con il quale si vuole comunicare e di conseguenza studiare il modo più efficace per influenzare gli influenti. Tra le campagne meglio orchestrate e proprio partite facendo correre le voci tra gli influenti l'articolo cita Blair Witch Project, Pabst Blue Ribbon, Listerine PocketPaks e Ugg Boots.L'invito è di non trascurare una parte importante della comunicazione, le Rp appunto, che dal canto loro non devono dimenticare quanto sia importante curare la propria comunicazione. Spesso infatti le stesse agenzie di Rp non riescono a far conoscere i propri punti di forza e lasciano passivamente che chi vuole fare promozione si rivolga esclusivamente alla pubblicità o a società di marketing. La tendenza tuttavia dovrebbe essere di una maggior consapevolezza e il punto di arrivo potrebbe essere una maggior collaborazione tra agenzie di pubblicità e di Rp.
L'articolo di Ad AgeBarbara Roncarolo - Totem
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