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Aziende: consumatori attenti ad ambiente e sociale

27/06/2012

Le scelte d'acquisto degli italiani sono sempre più influenzate dall'attenzione, da parte delle aziende, all'impatto sociale e ambientale. E' quanto emerge dai dati dell’ultimo _Edelman Good Purpose 2012._

Un italiano su due acquista beni e servizi guardando all’impegno delle aziende in ambito sociale. Nelle scelte d’acquisto costante anche l’attenzione all’ambiente. Sono alcuni dei dati relativi al nostro Paese, emersi dall’ultimo Edelman Good Purpose 2012, l’indagine globale sugli atteggiamenti dei consumatori nei confronti delle aziende.
L’annuale ricerca, targata Edelman, ha recentemente rivelato uno scenario economico globale caratterizzato da una profonda dicotomia. Da un lato, il mercato USA in declino, colpito per la prima volta da un calo del numero di consumatori che scelgono marchi impegnati nel sociale, dall’altro, i mercati in crescita, in cui la CSR ottiene ottimi risultati.
Edelman Good Purpose® 2012 è stata condotta da StrategyOne (la società di ricerche di mercato di Edelman) fra il gennaio e il febbraio di quest’anno per mezzo di interviste online in 16 paesi coinvolgendo oltre 8.000 adulti. In dettaglio: 500 in Belgio, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Malesia, Olanda, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e U.K.
Vediamo i risultati più significativi del nostro Paese: solo il 44% degli italiani è personalmente impegnato nel sostegno di attività di responsabilità sociale, ma a parità di qualità e prezzo, più di un italiano su due (63%) acquista guardando all’impegno che le aziende produttrici hanno in ambito sociale.
Un criterio quindi molto più importante della fedeltà al brand (indicato dal 21% degli italiani) e addirittura del design e dell’innovazione (primo criterio di scelta per solo il 16% contro una media mondiale del 29%), spesso citati come cavallo di battaglia dalle aziende che vogliono conquistare il consumatore del Bel Paese.
In tempi di crisi, gli italiani delegano al Governo anche la responsabilità dell’impegno sociale: il 93% degli intervistati italiani dichiara di essere stato colpito in qualche modo dalla crisi economica (contro l’85% della media globale), il 62% di aver ridotto lo shopping non necessario (51% la media globale), il 46% di aver smesso di risparmiare (28% globale). Colpiti dalla crisi, i consumatori italiani (55%), ma anche quelli di tutto il mondo (54%), sono convinti che dovrebbe essere il Governo a occuparsi dei problemi che affliggono la società.
Solo il 18% ritiene che tocchi farlo a “persone come me”, il 12% alle organizzazioni umanitarie no-profit, il 6% alle istituzioni religiose e il 4% alle imprese. Curioso in un Paese di cultura cattolica come l’Italia che pochi fra gli intervistati ritengano la responsabilità sociale un compito della chiesa.
L’ambiente resta sempre in cima ai pensieri degli italiani: forse non coinvolti personalmente nel sostegno di attività a finalità sociale come nel resto del mondo, gli italiani hanno comunque una loro lista di priorità quando pensano all’impegno sociale. In particolare, sempre secondo i dati raccolti, ben l’87% è interessato alla protezione dell’ambiente in cui viviamo (ma era il 95% nel 2007), seguito a stretto giro dalla lotta alla violenza e agli abusi in famiglia (79%), dal miglioramento del sistema sanitario come anche dall’aiuto volto a migliorare l’autostima delle persone (entrambi al 78%). Da sottolineare che, rispetto al 2007, ci sono clamorose discese, come le uguali opportunità di educazione (- 20%), l’aiuto per i diritti umani e civili (- 19%) e la lotta alla riduzione della povertà (- 21%), ma anche consistenti risalite, come il sostegno per la fame e i senzatetto (+ 14%), l’aiuto in caso di disastri naturali (+ 13%), la lotta contro la diffusione di malattie ed epidemie (+ 13%).
Interessanti le risposte date dagli italiani se i costi non fossero un problema, se le loro scelte potessero avvicinarsi a quello che davvero sognano senza pensare al prezzo. Infatti, il 70% preferirebbe vivere in una casa “green” più che in una casa “grande” (30%); l’83% acquisterebbe prodotti locali più che di “design” (17%), l’82% sceglierebbe un’auto ibrida più che una macchina di lusso (18%) e il 57% sogna poi un lavoro con finalità sociali.
Parlando di aziende, il 74% degli italiani consiglierebbe un prodotto di un’azienda impegnata attivamente nella responsabilità sociale, il 71% comprerebbe un prodotto o un servizio, il 70% condividerebbe un’eventuale esperienza positiva. Interessante anche scoprire che ben il 78% passerebbe a un brand competitor se solo fosse impegnato in scopi sociali, oltre ad acquistare più volentieri e con maggiore fiducia, aiutandolo anche nei sui propositi.
Fonte: Blog Edelman
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