Biennale della Prossimità: Genova si apre al Sociale
03/06/2015
Rapporto tra istituzioni e cittadini, sharing economy, rigenerazione urbana, innovazione, comunicazione, condivisione di sapere, qualità della vita, cultura e territorio, educazione e creatività, partecipazione, finanza etica: sono il mille modi di intendere la prossimità, protagonista dal 5 al 7 giugno a Genova.
Una grande kermesse di contenuti, storie da raccontare, workshop, apertivi con ospite, performance, spettacoli teatrali e mega-cena condivisa di quartiere. Dal 5 al 7 giugno, in sei location nel centro storico genovese, Genova ospita l’Italia del Sociale con la “Biennale della Prossimità”, primo evento nazionale sulle “risposte a problemi condivisi”, che coinvolge diversi enti promotori provenienti da altrettante realtà territoriali italiane.
L’evento ha come obiettivo quello di far conoscere all’opinione pubblica nel concreto iniziative di prossimità realizzate da cittadini, in collaborazione con enti pubblici e terzo settore.
Nasce su base volontaria, mette assieme realtà molto diverse tra loro con un obiettivo ambizioso: ricostruire la
fiducia tra soggetti, tra gli attori della vita sociale, in modo da poter concorrere tutti assieme al
benessere di comunità. Non ha connotazioni politiche perché comprende tutte le espressioni di pensieri diversi.
Verranno presentati, infatti, progetti delle comunità locali, delle associazioni, delle cooperative e di gruppi di cittadini che propongono soluzioni con creatività e determinazione per arrivare dove le istituzioni non riescono più ad intervenire, in una nuova
ottica partecipativa. Con la crescita e la complessità dei bisogni di oggi, infatti, si assiste, in alcuni casi, alla trasformazione di soggetti che, da destinatari di interventi sociali, decidono di diventare co–protagonisti della “risposta”.
La Biennale è nata dal desiderio comune di costruire un evento nazionale sul tema e dalla sinergia tra
Social Club Torino,
Social Club Genova,
Idee in rete,
Associazione ISNET,
Emporio della Solidarietà di Lecce e
Fondazione Ebbene. Il
Comune di Genova è ente patrocinatore dell’iniziativa insieme al
Municipio 1 Centro Est. L’organizzazione genovese è affidata al
Social Club Genova, circuito di promozione sociale nato con lo scopo di valorizzare le risorse delle organizzazioni aderenti, in ottica di rete.
Biennale è, dunque, un evento di prossimità per come è stato pensato e ideato, perché nasce dalla messa in rete di organizzazioni distribuite in tutta Italia, che han deciso di mettersi reciprocamente in gioco, sviluppando relazioni di fiducia e collaborazione.
Secondo una recente indagine di marzo 2015 condotta dall’
Osservatorio di ISNET per Biennale della Prossimità su un campione di
400 cooperative alla domanda “qual è il livello di protagonismo dei cittadini nella realizzazione di iniziative di prossimità sui territori”, il 70% degli intervistati indica un’intensità di coinvolgimento media e alta, a testimonianza del fatto che la prossimità si fa “insieme con i destinatari delle iniziative che sono coprotagonisti degli interventi.”
I partecipanti all’evento saranno organizzazioni, istituzioni, cittadini per dialogare e far conoscere progetti al largo pubblico interessato. L’evento è gratuito e si svolgerà in alcune sedi centrali della città (Commenda di Prè, Loggia di Banchi, Palazzo Verde, Piazza Don Gallo, Sala San Salvatore, Teatro Altrove, Via della Maddalena, Laboratorio Vico Papa, Ghettup ecc.).
Le associazioni, le cooperative, i gruppi di cittadini che vogliono iscriversi per presentare un progetto, possono contattare l’indirizzo mail
segreteria@prossimita.net, facendo riferimento al
sito.
La Biennale è un
luogo di incontro, non un semplice evento, articolata in workshop, palchi da cui presentare un “prodotto di prossimità” (rigorosamente in 10 minuti), cinema di prossimità, performance di artisti per le vie del Centro storico, aperitivi con intervista, spettacoli teatrali, grande cena condivisa per 6-700 persone in Via della Maddalena: un grande happening, dunque, che racchiude
contenuti, divertimento e scambio.
E’ prevista la partecipazione di giornalisti, politici, artisti e cittadini.