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Bye Bye Wikitorial

27/06/2005

La storia dell'iniziativa wikitorial del Los Angeles Times, miseramente naufragata per immaturità dei lettori.

Il nome era esaustivo: a metà tra la filosofia wiki (la stessa cui si ispira l'enciclopedia collettiva wikipedia) e l'editoriale. In buona sostanza il Los Angeles Times aveva deciso di prestare il concetto wiki al giornalismo, regalando a tutti i lettori la possibilità di essere editorialisti. Anche se la Rete pullula ormai di iniziative e siti wiki, un giornale serio non aveva ancora azzardato un tale esperimento. Il tentativo della prestigiosa testata è partito dalla possibilità di commentare l'invio di truppe americane in Iraq. Peccato che, come è ormai noto, sia stato un fallimento. Se per un po' i lettori hanno risposto con curiosità e partecipazione all'iniziativa a un certo punto il meccanismo si è inceppato. C'è stata una vera e propria corsa alle immagini oscene e il Los Angeles Times ha deciso di dire "pugno".Da una parte è un insuccesso clamoroso e un peccato in termini di ottimismo sulla maturità della società civile, dall'altra parte sarebbe bastato un minimo filtro sui materiali pubblicati, in nome del fatto che si trattava del primo esperimento di un giornale in questa direzione.Sorge anche il dubbio che lo spiacevole fallimento dell'iniziativa sia da imputarsi a una consapevole protesta nei confronti di quello che comunque viene percepito come un simbolo (il Los Angeles Times). Come a dire: finché il wiki parte dal popolo funziona, ma quando viene proposto dall'alto sfugge alla credibilità dell'autogestione.Su Online Journalism Review un commento all'esperimento Wikitorial e un elenco di errori da non fare al prossimo tentativo. Concludendo che comunque "wiki è bello" e vale la pena di riprovare.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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