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Caso Tanzi ma non solo: quel portoncino negli anni Settanta giusto accanto a Montecitorio...
17/02/2004
Caro direttore,toh, chi si rivede! Repubblica di venerdì 13 racconta della ragnatela di relazioni di Tanzi con il mondo politico e... Mi si è aperto un squarcio di memoria!Negli anni Settanta, uscendo da Montecitorio e imboccando via degli Uffici del Vicario sulla sinistra, era un portoncino, ove molti salivano al primo piano, bussavano ad una porta e venivano ricevuti da un giornalista parlamentare ricco di relazioni con i decisori pubblici, che ti metteva in mano un listino prezzi: tanto per una interrogazione, tanto per una proposta di legge, tanto per un colloquio riservato. Le tariffe, a loro volta, erano differenziate per firmatari, interpellanti e interlocutori a seconda se appartenevano alla maggioranza, all'opposizione, erano peones, presidenti di commissioni oppure capigruppo. Un vero menù! Qualche giornale ne riferì nei primi anni ottanta e la persona si indignò dicendo che erano molti i suoi colleghi che in quel modo sbarcavano il lunario e che svolgevano un opera di avvicinamento della società al ceto politico. Poi silenzio per anni. Allo scoppio di Tangentopoli nei primi anni Novanta, quel nome riemerse collegato a diverse testimonianze di imputati di corruzione. Di nuovo silenzio per altri dieci anni. Ed oggi... Arieccolo al servizio di Tanzi e di chissà quanti altri! No comment. Toni Muzi Falconi