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Comunicazione responsabile, il 18° Goal che ancora non c’è approda al Festival dello Sviluppo Sostenibile

24/05/2023

Redazione

Mettere a fuoco le priorità, accorciare le distanze, facilitare dialogo e ascolto: all’evento ASviS “Si fa presto a dire sostenibilità”, FERPI presenta la proposta di inserire un nuovo obiettivo nell’Agenda 2030.

Il 58% degli italiani non conosce ancora il significato dell’Agenda 2030. In termini di consapevolezza la strada verso uno sviluppo davvero sostenibile e partecipato da tutti è ancora lunga, soprattutto tenendo in conto la portata delle sfide che ci troviamo ad affrontare. Il dato, risultato di una ricerca condotta da Ipsos con ASviS, è stato più volte citato durante l’evento "Si fa presto a dire sostenibilità. Nuove frontiere della comunicazione per lo sviluppo sostenibile", che si è tenuto lunedì 22 maggio all’interno della quarta tappa del Festival dello sviluppo sostenibile organizzato dall'Asvis a Torino in occasione del Salone del Libro. L’incontro ha riunito rappresentanti delle istituzioni, dei media, della cultura e della comunicazione in un confronto su strategie e nuovi linguaggi comunicativi

“Istituzioni, media e cittadini devono imparare a pensare 'sostenibile' e a collaborare a un cambio di passo nell'economia e nella vita sociale. Facciamo uno sforzo, insieme, mondo dei media e Istituzioni: usiamo un linguaggio che mantenga svegli e consapevoli noi e i cittadini”. Questo il messaggio lasciato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria, Alberto Barachini, in apertura di evento. 

Introdotto da Ottavia Ortolani, responsabile progetti di comunicazione e advocacy ASviS, l'incontro ha ospitato due panel. Al primo, ''Comunicazione per lo sviluppo sostenibile'', hanno partecipato Dalia Castagnetti, responsabile coordinamento Bam, Gianluca Comin, fondatore e presidente Comin & Partners, Luigi Contu, direttore Ansa, Alessio Falconio, direttore Radio Radicale, Riccardo  Luna, direttore Green&Blue-La Repubblica, Roberto Natale, direttore  Rai per la sostenibilità - Esg, Sarah Varetto, Evp communications,  inclusion & bigger picture Sky Italia, Sergio Vazzoler, delegato alla comunicazione ambientale FERPI, con la moderazione della giornalista Rai, Chiara Giallonardo

Nel corso del suo intervento, Vazzoler ha presentato la proposta di Global Alliance, sostenuta in Italia da FERPI, di inserire nell'Agenda 2030 un 18° Goal dedicato alla comunicazione responsabile: “Comunicazione responsabile significa adottare un linguaggio inclusivo e liberato da ogni forma di ostilità, allenandosi ad accogliere le critiche, a rispondere a dubbi e richieste di approfondimento, ad accorciare le distanze. Significa facilitare l’ascolto e il dialogo con i pubblici interni ed esterni, sapendo bene che la portata della sfida sostenibile è tale da richiedere una parallela assunzione di responsabilità ai consumatori che vanno accompagnati, proprio tramite la comunicazione responsabile, ad abbandonare abitudini consolidate, soluzioni facili e zone di comfort diventate oggi insostenibili. Significa imparare a mettere a fuoco le priorità in un contesto nuovo e dinamico, allargare la platea, raccontare con trasparenza e autenticità. Solo intesi così, linguaggi, media, codici comunicativi possono diventare un ponte verso un futuro più sostenibile”. 

Al secondo panel ''Nuove narrative per lo sviluppo sostenibile'' sono intervenuti Marco Armellino, presidente AWorld, Elisa, cantante e alleata dell'Onu, Salvatore Di Mari, Head of Operations TikTok Italia, Stefania Farina, responsabile sostenibilità Salone del Libro, Sofia Pasotto, creator TikTok, Fulvio Rossi, autore de ''La sfida inevitabile'', con la moderazione di Marco Frittella, giornalista Rai. A chiudere l’evento è intervenuto Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS, che ha ricordato come “La risposta  alla domanda di futuro che emerge dalla società richiede un  cambiamento del modello socioeconomico, che però deve diventare  condiviso e desiderabile, ed è su questo che il lavoro creativo dei  media, dei protagonisti dell'informazione e della comunicazione può fare la differenza, presentando le diverse problematiche in modo  scientificamente corretto, ma anche le soluzioni esistenti per  superarle, combattendo il greenwashing e il social washing delle  istituzioni e delle aziende".        

Qui il video integrale dell’evento

 

 

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