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Comunicazione sociale: professionisti cercasi

12/10/2023

Alessandra Grasso

L’Università IULM di Milano, in collaborazione con FERPI, ha organizzato l’incontro “Le professioni della comunicazione nel Terzo Settore", mondo articolato in crescita, che necessita di professionisti della comunicazione in grado di valorizzare il lavoro di imprese sociali, associazioni, fondazioni e ONG.

Il Terzo Settore è un mondo articolato in crescita, che necessita di professionisti della comunicazione in grado di valorizzare il lavoro di imprese sociali, associazioni, fondazioni e ONG. Di questo, si è dibattuto all’incontro organizzato dall’Università IULM di Milano, in collaborazione con FERPI, dal titolo “Le professioni della comunicazione nel Terzo Settore”.

Partendo dal rapporto sul placement nella comunicazione sociale presentato dal professor Maurizio Trezzi, docente di comunicazione non profit, i relatori che si sono avvicendati sul palco hanno portato preziosi spunti alla discussione, evidenziando quanto il management di quelle organizzazioni spesso attribuisca maggior valore al “fare dei servizi” che alla narrazione degli stessi all’interno di una strategia comunicativa. Di conseguenza, le scelte su budget e risorse umane non sono sempre al centro dei pensieri dei responsabili. Qualcosa, però, sta cambiando, in considerazione della funzione sociale e dell’utilità delle campagne sociali, sviluppate spesso per indurre un cambiamento nei comportamenti sociali o semplicemente per sensibilizzare l’opinione pubblica nell’approccio ai grandi temi che riguardano la società intera (salute, persone, ambiente e così via).

Quindi, si è sottolineato da più parti la necessità di preparare professionisti della comunicazione specifica, pronti a cogliere le nuove opportunità, accanto alle altrettante sfide, in un settore in evoluzione.

L’accento è stato messo sul ruolo del comunicatore nel non profit e sulle competenze da sviluppare, partendo da percorsi di studio ad hoc all’interno dell’Università, per poter mettere a servizio delle organizzazioni giovani laureati, che affianchino il management nella costruzione di strategie, per diffondere valori, identità e attività.

“Per molti il sociale è un sogno – ha commentato il nostro Presidente Filippo Nani – aperto alla creatività, che mostra larghi margini di crescita”, citando l’impegno e l’esperienza dei colleghi FERPI presenti in sala con un’esperienza lavorativa nel Terzo settore. Nani ha poi parlato dell’importanza di sviluppare le relazioni pubbliche e la comunicazione digitale per garantire una maggiore visibilità del comparto.

Sono stati tanti gli stimoli proposti dai diversi relatori inerenti alla buona reputazione delle organizzazioni, al rapporto fiduciario con gli stakeholder e con i cittadini, in particolare, (evidenziando come il non profit detenga in Italia un tasso di fiducia molto più alto di quello delle istituzioni), alla connessione tra fund raising e comunicazione del brand e alla comunicazione inclusiva.

La partecipazione di ONG come AMREF, AVSI ed EMERGENCY ha offerto casistiche interessanti, riprese dall’analisi dei docenti IULM presenti, Guido Di Fraia, Stefano Rolando e Massimo De Giuseppe, che hanno insistito sulla possibilità di creare un master sulla comunicazione sociale, con lo scopo di supportare un ambito importante e determinante della nostra società, partendo dallo sguardo sui principali accadimenti che stiamo vivendo, dai flussi migratori alla cultura della pace.

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