Durante l'amministrazione Bush gli specialisti in comunicazione istituzionale sono aumentati considerevolmente in termini di numeri. La crescita non corrisponde però a una maggiore apertura della Casa Bianca nei confronti dei media e del pubblico, come ingenuamente l'opinione pubblica potrebbe pensare. Ciò che è avvenuto è piuttosto un maggior controllo e un aumento delle restrizioni per accedere alle informazioni. Il compito dei comunicatori della squadra di Bush non è rendere le informazioni più accessibili, bensì regolare l'accesso a esse, come sostiene Steven Aftergood, il direttore del Project on Government Secrecy for the nonpartisan Federation of American Scientists.Dal 2000 l'incremento degli addetti ai public affairs è stato del 9%, una cifra ragguardevole se paragonata al 6% relativo al totale dei nuovi funzionari in generale.I settori e i dipartimenti che hanno registrato un incremento maggiore sono quelli che hanno avuto a che fare con problemi controversi e urgenti, come la guerra e l'ambiente. Il Pentagono è l'esempio più significativo: avendo da gestire due guerre e un'occupazione che si prolunga oltre il previsto, ha aggiunto 173 elementi alla sua squadra di operatori delle rp.A volte l'incremento dell'organico invece è semplicemente giustificato da un improvviso aumento di interesse verso un tema che si trova sotto i riflettori dei media in quel momento.L'amministrazione della Casa Bianca non esercita un controllo diretto sul numero di nuove assunzioni, però, tenendosi in continuo contatto coi direttori delle agenzie, ne coordina i messaggi in uscita. Recentemente, anche in relazione alla minaccia onnipresente del terrorismo, l'amministrazione ha deciso di rimuovere l'accesso a molti documenti, prima reperibili sul sito web e nelle biblioteche.Durante l'amministrazione Bush gli specialisti in comunicazione istituzionale sono aumentati considerevolmente in termini di numeri.