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Dai cuoricini ai sondaggi: come cambia Twitter

12/11/2015

Apparentemente molto diffuso, in realtà, Twitter vanta solo 320 milioni di utenti attivi. Un’inezia se confrontati con il miliardo abbondante di Facebook, E allora arrivano nuove modifiche a rendere più semplice un social, forse troppo complesso. L’analisi di Valentina Citati.

 

Troppo complessa: questo forse il principale motivo che impedisce alla piattaforma di microblogging di veder decollare il numero di utenti attivi, fermo ad oggi a soli 320 milioni. Vediamo le ultime trasformazioni in nome della semplicità che, però, minacciano di snaturare il sito omologandolo ai social dominanti (Facebook in primis).

Dalle stelline ai cuoricini
L’ultima novità è stata l’abbandono delle stelline, i Preferiti, per i cuoricini, ovvero i Like, uniformandosi così a Facebook ma anche a Vine, Instagram e Periscope. Di certo i Preferiti erano in crisi da tempo e molti si chiedevano l’utilità di questa forma di interazione e il suo valore aggiunto rispetto al Retweet o alla menzione. Il team di Twitter spiega, sul blog, la scelta proprio nel nome di una maggiore semplicità di utilizzo, capace anche di esprimere meglio le emozioni, così come sperimentato già con successo su Periscope:

“Il cuore, a differenza della stella, è un simbolo universale che ha un significato analogo in tutte le lingue e culture del mondo. Il cuore è più eloquente, ti permette di trasmettere una serie di emozioni e di connetterti facilmente con gli altri. E i nostri test hanno dimostrato che la nuova icona piace alle persone”.

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Non un grande cambiamento per la verità che non mi sembra possa incidere in maniera significativa sui livelli di coinvolgimento. Comunque si vedrà se il cambiamento sarà gradito agli utenti e porterà a maggiori e nuove forme di utilizzo.


I sondaggi interattivi per aumentare l’engagement (e attrarre le aziende)

I sondaggi Twitter (Twitter polls) sono uno strumento gratuito, prima riservato ai soli USA, di recente reso disponibile anche per il mercato europeo. Usato principalmente per misurare il sentiment dei follower può essere declinato in diversi modi non solo, quindi, per verificare il gradimento per contenuti, prodotti, idee. Spazio, dunque, alla creatività da parte di aziende e brand di ogni tipo che possono ideare giochi legati a sondaggi (gamification) o misurare il sentiment in real time (real time marketing) ad esempio durante i programmi tv sempre più spesso seguiti anche sulla piattaforma usata come second screeen! E’ bene sapere che attualmente i sondaggi sono limitati a due sole opzioni (in nome dell’immediatezza), attivi solo per 24 ore (quindi un tool di misurazione e interazione istantanea), il voto è anonimo (per facilitare la partecipazione) ma il risultato totale di voto è pubblico (quindi niente sondaggi privati).

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Twitter Moments e l’importanza della Content Curation
Anche Moments è uno strumento introdotto per rendere il social network più comprensibile e più facilmente consultabile dagli utenti. Infatti, di fronte alla marea di tweet e hashtag che scorrono continuamente sulla piattaforma, Moments promette di aiutare ad orientarsi, consentendo di accedere con un solo click ai più rilevanti temi di tendenza di quel giorno. La funzione, per ora attiva solo negli Usa, permette di approfondire ogni tema (o moment) attraverso una serie di tweet, foto e video raccolti sull’argomento. Questa scelta dimostra come il team di Twitter sia consapevole dell’importanza della curation dei contenuti per conquistare l’attenzione degli utenti sottoposta ad una valanga di contenuti differenti. Del resto anche Facebook si sta muovendo in questa direzione da tempo cercando di migliorare il suo motore di ricerca interno e, di recente, con il nuovo sistema di notifiche sulla app mobile che riunisce anche le news e gli eventi interessanti anche in base alla geolocalizzazione dell’utente.

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Certamente una trasformazione della piattaforma era attesa da tutti, e forse era doverosa, dal momento delle difficoltà vissute dal social network, tuttavia, sarebbe forse necessario inserire questi cambiamenti nell’ambito di una strategia complessiva per non rischiare di perdere la propria unicità e originalità a scapito della (seppur necessaria) semplificazione.

 
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