Rossana Revello e Luca Raffini
Campus Civico è uno spinoff dell’Università di Genova che si pone come obiettivo quello di rispondere ai bisogni di imprese e amministrazioni in materia di comunicazione e coinvolgimento di cittadini e stakeholder. Una sfida della comunicazione efficace e della trasformazione del conflitto in confronto.
Chi si occupa di comunicazione e di relazioni pubbliche sa che se la comunicazione è centrale nelle società contemporanee, al contempo è sempre più difficile farlo in modo efficace, chiaro, trasparente e coinvolgente. Ancor più difficile è promuovere l’attivazione degli interlocutori e trasformare la comunicazione unidirezionale in un dialogo. Perché la qualità del dibattito pubblico è minacciata dalla diffusione della disinformazione, dalla polarizzazione e dall’imbarbarimento del confronto. Da una diffusa sfiducia che caratterizza le relazioni dei cittadini con le istituzioni politiche e con gli attori sociali ed economici. E dei cittadini tra loro. Sfiducia diffusa e scarsa cultura del dialogo rischiano di combinarsi in circolo vizioso: la sfiducia compromette la disponibilità al confronto e al dialogo, e la non comunicazione alimenta delegittimazione e conflitto. Ne abbiamo avuto prova nel contesto pandemico, e ne troviamo continuamente esempi nell’attualità. Come uscirne? Promuovendo una cultura della comunicazione, un approccio genuinamente dialogico, una propensione al coinvolgimento e all’inclusione. Costruendo una consapevolezza dei rischi e delle opportunità della (non) comunicazione. Favorendo la conoscenza degli strumenti e delle metodologie che consentono di trasformare le “echo chambers” in “dialogic chamber”. Rompere e invertire, cioè, la spirale di incomunicabilità.
Il coinvolgimento delle comunità locali, dei cittadini e degli stakeholder si pone al cuore del progetto Campus Civico. Per la nostra esperienza, sappiamo che non è mai un compito facile ottenere e mantenere la fiducia dei cittadini o dei soggetti interessati da un progetto, un’opera, un servizio, dando valore al loro coinvolgimento. La mobilitazione dei cittadini, in molti casi, nasce nella forma della protesta in reazione all’annuncio di progetti che investono il territorio, quando è troppo tardi. Idealmente, la partecipazione – e ancor prima una comunicazione trasparente – dovrebbe caratterizzare le diverse fasi del processo decisionale – o di progettazione di un servizio o di un’opera. Non solo, la natura complessa e pluridimensionale che caratterizza ormai sempre più spesso i contesti di intervento, richiede la capacità di integrare esigenze comunicative diverse, per raggiungere e dialogare con una pluralità di interlocutori, che hanno culture, valori, interessi diversi, e parlano linguaggi altrettanto diversi.
L’interdisciplinarietà è, per la nostra esperienza, un valore aggiunto per gestire efficacemente percorsi che progettiamo che richiedono, per definizione, il coinvolgimento di una pluralità di competenze, che integrano la comunicazione strategica, il coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders, le relazioni pubbliche che, non a caso, rappresentano i tre settori in cui è articolato Campus Civico.
Il confronto pubblico è necessario perché la pluralità diventi, da fattore di conflitto, una risorsa, e perché la complessità diventi uno stimolo per il dialogo e il confronto costruttivo, e non un ostacolo. Promuovere il coinvolgimento dei cittadini, e di tutte e tutti i soggetti interessati da una decisione, è un obiettivo centrale per il rafforzamento della democrazia, per il miglioramento dei processi decisionali e per perseguire un modello di sviluppo sostenibile e partecipato. Ma anche per comprendere necessità e aspettative, offrire risposte ai bisogni, conciliare principi e obiettivi diversi. Per ridurre la complessità e trasformarla in ricchezza. Per favorire la semplicità della comunicazione, e non soluzioni semplicistiche.