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Dedalo: a Roma la prima tappa del progetto

23/02/2015

Alessandra Fornaci

Informare e sensibilizzare tutti i soci Ferpi sulle principali novità introdotte dalla Legge 4/2013 sui riflessi della nuova regolamentazione delle professioni nell’esercizio dell’attività di relazioni pubbliche e comunicazione in Italia e in Europa. Questo l’obiettivo del roadshow di Dedalo. A Roma, lo scorso 18 febbraio, la prima tappa.

“In linea con l’articolo 7 della Legge 4/2013 Ferpi ha rivisto il proprio sistema di attestazione della qualifica dei professionisti soci Ferpi recependo, nel proprio Statuto e nel Regolamento della Commissione Aggiornamento e Specializzazione Professionale (CASP), l’obbligo di assicurare la formazione professionale permanente agli iscritti. Dunque, la formazione diviene un assett centrale per la Federazione, in quanto concorre al tempo stesso alla qualificazione dei soci professionisti e alla credibilità e reputazione di Ferpi”. Questo uno dei passaggi chiave, evidenziati da Massimo Alesii, consigliere nazionale con delega all’Osservatorio Stakeholder Relationship e da Amanda Jane Succi, vicepresidente Ferpi con delega alla Comunicazione Interna, nell’incontro che si è tenuto il 18 febbraio scorso a Roma.

Nella tappa romana del roadshow, previsto tra le azioni del progetto Dedalo, la Delegazione Ferpi Lazio ha ospitato l’incontro presso la Fondazione Basso, offrendo ai soci l’opportunità di approfondire il tema dell’inserimento di Ferpi nell’Elenco del Ministero dello Sviluppo Economico, riservato alle associazioni professionali che rilasciano attestato di qualità dei propri iscritti e alcuni aspetti della Legge 14 gennaio 2013, n.4, che regolamenta le professioni non regolamentate.

Dopo il saluto del consigliere Luigi Irione, in rappresentanza della Delegazione ospite, la vicepresidente Succi ha contestualizzato l’incontro, richiamando le fasi del progetto Dedalo, già concluse: l’indagine su questionario, messo a punto dall’istituto di ricerche Lorien Consulting, e l’azione di ascolto qualitativo, conclusa a dicembre 2014.

Massimo Alesii ha illustrato poi le novità introdotte dalla Legge 4, mettendo in luce la crescente centralità della figura del relatore pubblico-comunicatore nello scenario attuale e il
patrimonio di culturale e identitario di Ferpi. E ha rammentato che, grazie a professionisti come Guido De Rossi de Lion Nero e Attilio Consonni, la nostra Federazione ha avuto il merito di affrontare con grande attenzione i* temi della deontologia, dell’identitità e dell’accreditamento professionale*, con più di 30 anni di anticipo rispetto alla stesura e pubblicazione della legge di autoregolamentazione delle professioni in vigore dal 2013.

Nel sottolineare ai partecipanti il nuovo obbligo per i professionisti iscritti di evidenziare in ogni documento e rapporto scritto con il cliente il riferimento alla Legge 4/2013, per non incorrere nelle sanzioni previste dal Codice di Consumo (Dlgs206/2005), Alesii ha anche fatto riferimento ai nuovi obblighi statutari Ferpi nell’aggiornamento e trasmissione al MISE degli elenchi dei soci professionisti qualificati e non per i quali occorre documentare, a tutela dei clienti, i livelli di qualificazione, in linea con la normativa europea.

Sull’importanza della formazione continua per la qualificazione dei soci e sul tema del coinvolgimento dei giovani laureati, ai quali trasferire il patrimonio di esperienze e competenze Ferpi, è intervenuta Simonetta Pattuglia, presidente della Commissione Aggiornamento e Specializzazione Professionale, che ha recepito nel Regolamento CASP approvato a fine 2013 e pubblicato nel sito i nuovi obblighi per la qualificazione dei soci. “Il coinvolgimento dei giovani oggi, è un obiettivo molto più difficile – ha affermato Pattuglia – in quanto, se 20 anni fa Ferpi poteva rappresentare l’anello di congiunzione con il mondo delle imprese, visto che le università ancora sostanzialmente trascuravano questo aspetto, oggi la situazione si è capovolta. In questi anni le università hanno costruito ponti solidi con il mondo del lavoro, per cui Ferpi rappresenta uno dei qualificati modi a disposizione degli studenti per fare concretamente esperienze e creare network. Il tempo degli studenti è poi pressoché totalmente occupato dalla fruizione dei media e dall’uso del web e dei social, attraverso i quali completano la dimensione relazionale. Pertanto, cambiati i modelli organizzativi e le istanze degli associati più giovani, Ferpi sta studiando ex novo un modello per continuare a portare gli studenti e i professionisti junior al proprio interno. Costruirlo e realizzarlo – ha continuato Pattuglia – presuppone un impegno importante, dedizione, tempo, energie e un bel team che vi si possa dedicare, tenendo anche presente che una moderna organizzazione associativa realizza oggi la propria reputazione anche nei termini in cui riesca a realizzare un interessante collegamento professionale intergenerazionale".

Oltre alla centralità dell’aggiornamento professionale, da tutti riconosciuto sempre più cruciale per la sopravvivenza e la reputazione di Ferpi, Massimo Alesii ha anche messo in evidenza la possibilità per i soci professionisti qualificati di operare in altri Paesi europei e la tutela che la Federazione può assicurare ai soci, anche stipulando convenzioni per garantire a tutti una Polizza Assicurativa, che può essere utile in caso di danno di immagine o errore materiale denunciato dal cliente.

Statuto, codice etico e vigilanza sulla condotta professionale – ha dichiarato Alesii – sono, di fatto, gli elementi che connotano maggiormente l’identità e la storia di Ferpi. Punti di forza da valorizzare e sui quali costruire il futuro e gli sviluppi professionali di tutti i soci, a partire dal recupero dell’archivio documentale associativo – come ha ricordato Amanda Succi.

Dopo un animato dibattito, la vicepresidente ha chiesto ai soci di riflettere sulla necessità di generare consapevolezza del ruolo sociale della nostra professione nello sviluppo socio-economico e culturale del nostro Paese e ha richiamato le fasi più recenti e prossime del progetto Dedalo, chiedendo contributi di idee a tutti i colleghi: a marzo 2015 sarà inviato un nuovo questionario quantitativo redatto con Lorien Consulting, mentre fra febbraio e maggio 2015 verrà completata la fase di ascolto qualitativo.

Al termine degli incontri del roadshow, terza fase del progetto, il materiale didattico di supporto sarà inviato a tutti i soci partecipanti, che avranno riconosciuti dalla Commissione Aggiornamento e Specializzazione Professionale 50 crediti per la partecipazione alle 4 ore di aggiornamento.
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