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E' partito il ciclo di incontri "2 ore con". Prossimo appuntamento il 28 novembre

22/11/2005

Ecco la cronaca del primo incontro firmata da Paolo Centofanti.

E' iniziato ieri, con l'incontro tra Clemente Mimun e Marco Fanfani, il nuovo progetto "2 ore con" promosso da Ferpi in collaborazione con Enel e Poste Italiane. Per cinque settimane, ogni lunedì, un incontro/confronto di "2 ore con&" un grande giornalista ed un uomo di comunicazione.Il dibattito è stato presentato dal socio Gianluca Comin, consigliere nazionale Ferpi e direttore della Comunicazione di Enel. Comin ha ricordato come la comunicazione sia per Enel un impegno quotidiano, ed ha sottolineato l'importanza del progetto "2 ore con&", occasione preziosa di aggiornamento e di confronto per tutti coloro, professionisti o studenti, che vivono il mondo della comunicazione.Il Presidente di Ferpi, Andrea Prandi, in un messaggio ha dichiarato che "per Ferpi, l'Associazione che riunisce oltre mille professionisti della Comunicazione e delle RP, la partecipazione attiva a questi cinque incontri - come quella a prossime iniziative già in programma contribuisce certamente al raggiungimento di uno dei suoi obiettivi prioritari, in quanto offre un'opportunità per elevare, approfondire e aggiornare il dibattito sull'informazione in Italia, in merito al quale crediamo che la nostra Federazione debba svolgere un ruolo di rilievo. Iniziative come questa consentono inoltre di orientare i giovani che si affacciano al mondo della comunicazione".Il confronto tra Mimun, direttore del TG1, e Marco Fanfani, di TBWA Italia, ha stimolato molti temi di discussione. Il principale è stato forse il ruolo "istituzionale" e di servizio pubblico del TG1, primo telegiornale italiano, nato 51 anni fa. Fanfani ha domandato come si sviluppi la convivenza, nel TG1, delle esigenze "istituzionali" e di servizio pubblico, con le esigenze di ascolti legate anche agli investimenti pubblicitari.Mimun ha sottolineato come il TG1 sia leader di ascolti, nonostante rispetti pienamente sia le esigenze tipiche del ruolo di servizio della Rai, sia le esigenze istituzionali (tipici i casi delle informazioni sulla Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio e gli Esteri).Ha parlato della differenza tra telegiornale con grandi indici di ascolto e "grande" telegiornale, ricordando come, in occasione delle grandi emergenze, nazionali od estere, il TG1 riesca non solo a fare ascolti, ma a dare anche informazione di qualità, e livelli elevati di copertura e di approfondimento delle notizie, anche internazionali.Stimolato da Fanfani, che ha fatto riferimento alla propria professione di pubblicitario focalizzato su target specifici e su linguaggi brevi ed efficaci, Mimun ha espresso poi un suo parere su una possibile diversificazione dei target del TG1, nel corso della giornata, conservando telegiornali generalisti nei principali appuntamenti della giornata, e confezionando invece brevi telegiornali destinati a pubblici più specifici, come giovani, anziani, spettatori con particolari interessi.Mimun ha poi ricordato, con il supporto di Alessio Gorla Direttore risorse televisive Rai - e con sorpresa di parte del pubblico, di come il TG1 non sia coinvolto nelle scelte di palinsesto, nonostante a suo parere il telegiornale, considerato un "asset" aziendale, sia in realtà fondamentale nella conquista del pubblico, e sia comunque influenzato dalle scelte di palinsesto effettuate dal Marketing, dagli autori e produttori, spesso dalle star e dai loro agenti.Particolarmente interessanti sono stati poi gli spunti forniti dalle domande del pubblico. Dalla constatazione di come il delitto di Cogne, ed il relativo procedimento giudiziario, siano divenuti ormai un evento mediatico, caratterizzato anche da un proprio codice di comunicazione  immediato e riconoscibile (tipico il caso della parola "villetta", ormai assurta quasi a sinonimo della casa dei coniugi Lorenzi).Alle modalità di gestione dell'informazione e della comunicazione sull'influenza aviaria, che nonostante impegni all'obiettività da parte di alcuni organi di informazione, TG1 in particolare, ha suscitato grosse paure nei confronti del pollame, con un drammatico crollo delle vendite e conseguente crisi delle aziende del settore.In chiusura, è intervenuto Raimondo Astarita, Direttore della Comunicazione di Poste Italiane: "Abbiamo organizzato '2 ore con&' per creare dibattito e arricchimento su temi di attualità, quali la libertà di informazione, il mondo della televisione e della comunicazione. Ma anche per fare il punto su quali siano le giuste condizioni per operare in maniera cristallina nei confronti del pubblico, in un panorama, italiano ed internazionale, che si dimostra sempre più sensibile all'argomento. Poste Italiane, così come la televisione, parla quotidianamente a milioni di persone e le mette in contatto tra loro. E' quindi importante creare momenti come questi per confrontarci e trovare il modo migliore per parlare e per far parlare meglio tra loro gli italiani ".Paolo Centofanti 


Il prossimo appuntamento di 2 ore con..' è previsto perlunedì 28 novembre, ore 15.00presso l'Auditorium Enel, v.le Regina Margherita 125, RomaBruno Vespa, autore e conduttore di Porta a Porta e Claudio Bosio, vice-presidente Eurisko : "Libertà e responsabilità nel salotto della politica".
Clicca qui per vedere il programma completo dei cinque incontri.
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