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È tutta una questione di leadership

10/04/2015

Anne Gregory

“Costruendo buone organizzazioni possiamo iniziare a costruire una buona società. Guardare le organizzazioni attraverso la lente della comunicazione porta ad una nuova prospettiva sulla leadership dove il perché e il come si fanno le cose è importante quanto quello che si fa. La leadership diventa un concetto morale non solo funzionale”. Lo sostiene il Presidente di Global Alliance, Anne Gregory.




Queste settimane sono state un periodo di viaggi per me, in cui ho avuto il privilegio di lavorare con colleghi di sette diversi paesi in Scandinavia, Europa, Asia e Australasia. Mentre il loro quadro professionale è molto diverso, i temi in ogni paese sono sostanzialmente gli stessi.

Come possono le relazioni pubbliche acquisire influenza ai massimi livelli nelle organizzazioni? Perché così tante persone nel top management pensano ancora che i vecchi modi di fare business siano accettabili e nel frattempo dicono di sapere di dover cambiare? Perché siamo chiamati all’ultimo minuto quando il danno reputazionale è ormai inevitabile invece di essere coinvolti quando sono ancora in corso le decisioni?

Sappiamo dall’ultimo Edelman Trust Barometer 2015 che la fiducia è ancora in calo per ogni tipo di istituzioni: governi, imprese, organizzazioni non governative e media. Sappiamo anche dal World Economic Forum che la mancanza di leadership è la terza più grande preoccupazione. La mia analisi è che, se la nostra professione potesse affrontare alcune delle questioni di leadership avremmo reso a noi stessi, alle nostre organizzazioni e alla società un importante servizio. Ma esiste un modo in cui possiamo entrare in questo spazio di leadership?

Beh che ci crediate o no, sono i contabili che ci hanno dato una grande opportunità. Talvolta potremmo vedere i contabili come “nemici”, perché una domanda a cui siamo regolarmente chiamati a dare risposta è “Che cos’ è il Return on Investment?” sul denaro che stiamo spendendo. La risposta sta nel definire di quale tipo di investimento stiamo parlando. Un recente lavoro dell’International Integrated Reporting Council, un’organizzazione sostenuta da tutte le principali società di revisione contabile e le autorità di regolamentazione, ha raccomandato un nuovo modo di reporting sulle performance aziendali, che richiede un approccio olistico.

Citando il lavoro di Ocean Tomo, l’IIRC ha tracciato la via secondo cui le organizzazioni saranno valutate nel corso degli anni. Nel 1973, 83% del valore di un’azienda derivava dalle proprie risorse fisiche e finanziarie: ora solo al 19%. E il resto del valore? È dato dai “beni immateriali” come il capitale intellettuale, le relazioni e la reputazione, le relazioni umane. E come viene distribuito? Attraverso la comunicazione. Le organizzazioni raggiungono il proprio potenziale attraverso quelle conversazioni che avvengono tra i dipendenti gli stekeholder. Sono queste conversazioni che costruiscono la fiducia, che creano rapporti che consentono decisioni responsabili e sostenute e che creano la reputazione di un’organizzazione che deve garantire la propria credibilità e “licenza di operare”. Questa licenza ad operare si guadagna, guardando al di là di quel 19% per capire ciò che conta per la gente, per comprendere le ragionevoli aspettative che le persone hanno dalle nostre organizzazioni e per garantire alle nostre organizzazioni di vivere con i valori di cui si fanno promotrici. Costruendo buone organizzazioni possiamo iniziare a costruire una buona società. Guardare le organizzazioni attraverso la lente della comunicazione porta ad una nuova prospettiva sulla leadership dove ilperché e il come si fanno le cose è importante quanto quello che si fa. La leadership diventa un concetto morale non solo funzionale.

Il nostro problema ha due aspetti. Il primo è che, purtroppo, la maggior parte dei leader delle organizzazioni sono cresciuti nella “vecchia scuola”. Spesso hanno un MBA ottenuto in scuole che sono intrappolate in un modo di pensare che è principalmente di fatto di profitto, bottom line e asset. In altre parole, sono ossessionati da quel 19%. Guardatevi attorno durante i Board e chiedetevi chi sta cercando il restante 81% e racconta una storia.

La seconda questione è che dobbiamo smettere di preoccuparci di non essere capiti e iniziare a preoccuparci di non capire come alti dirigenti sono chiamati a rispondere. Se possiamo cominciare ad articolare il nostro contributo al 81% in termini che sono in grado di comprendere, allora possiamo ottenere maggiore attenzione.

Abbiamo molti contributi da dare per fissare la questione della leadership – muoviamoci e cerchiamo di condividere i momenti in cui sappiamo di avere fatto la differenza. Condividete le vostre storie di leadership inviando un video di non più di 30 secondi a info@globalalliancepr.org, rispondendo a queste due domande:

  • Qual è stato il momento in cui hai capito che eri un leader?

  • Come le Rp possono dare un contributo alla società?


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