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Etica e CSR fondamentali per i consumatori

15/10/2010

E’ quanto traspare dall’indice _Dow Jones Sustainability World._ Le aziende che rispettano etica e responsabilità sociale sono più competitive sul mercato.

L’etica e la responsabilità sociale diventano valori che sempre di più orientano le scelte d’acquisto dei consumatori. Un’azienda che dimostra di avere rispetto per i diritti dei lavoratori, di essere trasparente nei confronti dei consumatori, attenta all’ambiente e alla qualità dei prodotti, ha senz’altro un marcia in più per competere sul mercato.
Ma chi è che valuta l’agire responsabile di un’impresa? La trasparenza sta proprio nel sottoporre il proprio operato alle valutazioni e verifiche di un ente di terza parte indipendente. Sempre più aziende infatti si sono affidate alle verifiche esterne, come quelle di Dnv Italia, leader nelle certificazioni di qualità, per dare più forza e credibilità alle proprie iniziative di responsabilità sociale. In questa prospettiva, saranno sempre più rilevanti i servizi di verifica e convalida della riduzione delle emissioni di gas serra, le certificazioni ambientali (ISO 14001) e la sicurezza e salute dei lavoratori (OHSAS 18001).
E a indicare le eccellenza ci pensa la finanza etica con l’indice Dow Jones Sustainability World: il primo e più prestigioso indice borsistico mondiale di valutazione della responsabilità sociale delle imprese, cui accedono soltanto le società eccellenti nella gestione del proprio business secondo criteri di sostenibilità.
I criteri di selezione prendono in esame numerosi parametri di sostenibilità. Per la dimensione economica vengono analizzati la corporate governance, la gestione del rischio, il codice di condotta, la gestione del marchio, il processo di innovazione. Sulla dimensione ambientale pesano il livello di rendicontazione esterna, la politica e il sistema di gestione ambientale, la gestione responsabile dei prodotti, la strategia per i cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni, l’ efficienza energetica. E nella dimensione sociale sono considerati lo sviluppo e la gestione del capitale umano, la filantropia, la salute e la sicurezza sul lavoro, la gestione dei fornitori e l’ impegno proattivo verso ognuno degli stakeholders.
Tra le aziende che vedono il proprio nome comparire in questo indice di sostenibilità troviamo la multinazionale tedesca Henkel che per la quarta volta consecutiva, è presente nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World) e nel Dow Jones Sustainability Europe Index (DJSI Europe). Sempre al primo posto nella categoria Nondurable Household Products, Henkel è l’unica azienda del settore presente in questi due ranking.
Ma anche Pirelli per il quarto anno consecutivo si conferma leader mondiale di Sostenibilità del settore Autoparts & Tires, sempre nell’ambito degli indici Dow Jones Sustainability World e Europe. Per il secondo anno consecutivo, Pirelli è inoltre l’unica società italiana ad essere Leader mondiale del proprio settore.
La revisione 2010 degli indici Dow Jones è stata eseguita da Sam Group, l’Asset Manager svizzero responsabile del processo di valutazione, ammissione o esclusione delle società dagli indici azionari di sostenibilità Dow Jones.
Promossa a pieni voti anche Eni e l’azienda di telecomunicazione Telecom Italia, che a seguito della revisione annuale, è stata inclusa per la settima volta consecutiva sia nella categoria mondiale (DJSI World) che europea (DJSI Europe).
La presenza o meno di un’azienda negli indici di sostenibilità è un momento importante. Anche perché è un elemento di crescente interesse anche nella valutazione degli investitori che, con sempre maggiore frequenza, tengono in considerazione anche parametri non finanziari nelle loro scelte di portafoglio. Il poter vantare, da parte di un’azienda, il titolo di ‘membro’ del Djsi è sicuramente un bel biglietto da visita.
Tratto da AdnKronos
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