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Ferpi interviene sulla questione gare

22/06/2004

La pubblicazione su ADV Express di alcuni articoli rinnova il dibattito sulle gare, già avviato sul nostro sito alcune settimane fa. Ora interviene anche la presidente Sissi Peloso.

Ne avevamo parlato a lungo alcuni mesi fa sul nostro sito, sollevando una tematica calda: anche le altre associazioni di categoria (Assorel, Assocomunicazione e Upa) sono intervenute e hanno dibattuto sull'argomento delle gare.Pubblichiamo più sotto i passaggi salienti delle argomentazioni tratte dal sito di Advexpress, e per finire anche un assaggio di discussione oltreoceano.Ma intanto eccovi l'articolo della presidente Ferpi Sissi Peloso, in forma di lettera rivolta a Salvatore Sagone, direttore responsabile news e contenuti di ADV Express, che con il suo editoriale su ADV Express ha riacceso il dibattito:Caro Salvatore, desidero aggiungere l'adesione di Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana al tavolo di discussione sulle modalità di gestione e partecipazione alle Gare pubbliche e private. Particolarmente interessante ritengo la condivisione di linee guida tra associazioni di Advertising e Relazioni Pubbliche, settori sempre più spesso chiamati a partecipare congiuntamente ai Bandi di Gara. Ferpi, insieme ad Assorel - Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche, da tempo si occupa del problema, introducendo in questa controversa tematica i principi che stanno alla base dei rispettivi Codici Deontologici e documenti di orientamento professionale. Forte è inoltre sentita l'esigenza di uscire dal perverso equivoco che determina la richiesta di presentazioni di progetti - sia pubblicitari che di Relazioni Pubbliche - "a priori", cioè prima della fase di analisi e di ascolto, universalmente riconosciute come fondamentali e realizzabili solo ad incarico affidato. Certo è solo uno degli aspetti che vanno affrontati, la cui risoluzione sarà fortemente determinata dalla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e dalla relativa massa critica che saremo in grado di determinare.   Con un sentito ringraziamento per la forte sollecitazione,   Sissi Peloso  - Presidente Ferpi
Come detto, lo spunto iniziale era stato l'editoriale di Salvatore Sagone, che potete leggere qui (.doc).A questo era seguita la risposta di Franco Guzzi, presidente di Assorel, e poi ancora l'opinione di Lorenzo Strona, presidente Unicom e quella di Felice Lioy, direttore generale Upa. Infine l'intervento di Enrico Montangero, presidente di AssoComunicazione.Ma le gare fanno discutere anche in America.  Ecco un pezzo uscito su Odywers di martedì 22 giugno.Da Odywers di martedì 22 giugno:June 21, 2004RFP GETS TOSSED IN TRASHA nearly half-inch thick Request for Proposal to handle national media relations for the University of Illinois College of Business is seen as an example of how procurement people have taken over the bidding process in the PR field.The RFP was sent to 15 major PR firms with a cover letter from T. (Tom) H. Nation, the senior purchasing officer of the Urbana-Champaign-based university, who is overseeing the bidding process for Tracy McCabe, director of external relations. The owner of one of the firms, who got the invitation, has tossed the RFP into the wastebasket after learning the proposed budget for the year-long contract, which begins Aug. 1 was for just $40,000.The executive, who does not want to be identified, would not be surprised if the other recipients also scrapped the proposal, which has a 2 p.m., June 24 due date. Since the identification of the invitees is confidential, there is no way of knowing how many firms were submitting proposals."This RFP shows that what has been happening in the ad field has spread to PR firms," said the source. Fortune said in its June 28 issue that purchasing people began to get involved in the ad selection process after the ad market crash in 2001.Ed Meyer, CEO of Grey Global Group, said Procter & Gamble and Brown & Williamson, which were both longtime clients of the firm, brought in people from their procurement department to negotiate contracts with his company."They don't understand our business," Meyer told Fortune's "Madison Avenue" reporter, who added: "You hear the same lament everywhere on Madison Avenue."
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