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Fondazioni e comunicazione: come 'sopravvivere' nel mondo dei media

20/04/2004

Il comunicato stampa a conclusione del simposio Efc (European Foundation Centre) che si è tenuto a Siena

16 aprile 2004"Una migliore informazione significa maggiore trasparenza ed infatti le Fondazioni hanno imparato ad utilizzare bene gli strumenti della comunicazione". Dario Disegni, presidente dell'European Foundation Centre, ha concluso con questa sintetica analisi i lavori del secondo simposio dell'Efc che ha visto riuniti per due giorni, a Siena, al Santa Maria della Scala, gli esponenti dell'associazione che rappresenta più di 200 fondazioni e sostiene circa 350 iniziative filantropiche oltre a gestire un network informativo per le principali realtà internazionali. Il tema del convegno - organizzato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena - era quello della "Comunicazione strategica", vista attraverso il ruolo dei direttori generali delle Fondazioni."Uffici stampa, siti internet, newsletter, rapporti annuali, tavole rotonde, congressi e meeting - ha detto Disegni - sono mezzi per comunicare in maniera efficace l'attività delle fondazioni. Queste ultime in un'operazione, non di immagine, ma di trasparenza nei confronti dei cittadini, possono avere un ruolo trainante per gli enti locali e gli stakeholder"."In una società già sovraccarica di informazioni bisogna comunicare nel modo giusto al momento giusto - è l'opinione di Marco Demarie (direttore generale della Fondazione Agnelli) - dobbiamo sapere chi siamo, a chi vogliamo parlare e comprendere che la società attuale è soggetta a forti cambiamenti, la corretta comunicazione è una responsabilità sociale delle fondazioni".Demarie, nel suo intervento dal titolo "Fondazione e scoop", ha illustrato un vero e proprio decalogo su "Come sopravvivere nel mondo dei media".La due giorni senese è stata l'occasione per discutere le modalità e i mezzi di comunicazione di cui si servono i direttori generali, sia nelle relazioni con i loro amministratori, che verso l'esterno. Un tema di grande attualità considerando il crescente bisogno di mostrare le attività delle fondazioniattraverso una comunicazione efficace.Il programma dei lavori di questa mattina prevedeva, dopo l'introduzione di Theo E. Brenner (Jacobs Foundation, Svizzera), altre due sessioni con le relazioni di Anne Harrop (Joseph Rowntree Foundation, UK) e Harry Leliveld (Van Leer Group Foundation, Olanda) dedicate rispettivamente allavalutazione delle performance delle strategie di comunicazione e al ruolo cardine svolto dai direttori generali delle Fondazioni e i rapporti fra il consiglio di amministrazione e i beneficiari dei contributi. Le presentazioni hanno fornito numerosi spunti per un interessante dibattito, conclusosi con le osservazioni di Dario Disegni.Il prossimo incontro europeo dell'Efc sarà ad Atene, dal 30 maggio al 1 giugno 2004.
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