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GammaDonna sostiene l'imprenditoria femminile

05/11/2009

L’imprenditoria femminile in Italia è considerata ancora una “scommessa” ma nonostante questo i numeri sono in crescita. Le “imprese rosa” saranno protagoniste a Torino, il 28 e 29 gennaio 2010, con il Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile - GammaDonna, patrocinato da Ferpi.

Oltre un milione di imprenditrici in Italia disegnano uno stile diverso di fare business e di affrontare, giorno dopo giorno, le vecchie e nuove sfide del mercato, oggi pesantemente segnato da una crisi globale.


Si tratta per lo più di imprese di piccole o piccolissime dimensioni, dinamiche e creative; molto spesso individuali, presenti in tutto il territorio nazionale. Operano soprattutto nel comparto del commercio (una su tre) e dei servizi alla persona, ma non disdegnano i settori più tradizionalmente maschili come l’agricoltura e il manifatturiero.


Esiste poi una realtà allo stato nascente per ora, ma molto significativa nei contenuti, rappresentata da un’imprenditoria giovane rivolta a business innovativi in settori quali l’ICT, le biotecnologie, la sostenibilità ambientale. Si tratta spesso di iniziative avviate da giovani donne o da équipes polifunzionali nelle quali la componente femminile è presente con specifiche professionalità.


Sono pure frequenti le start-up di matrice universitaria che annoverano donne al loro interno. Nonostante i numeri ancora piuttosto modesti rispetto all’universo del mettersi in proprio femminile, il fenomeno riveste notevole importanza, soprattutto in prospettiva, perché coinvolge soggetti di alto profilo educativo (laurea, dottorato) dediti ad attività in settori ad elevato tasso di innovazione e tecnologia, con forte propensione a collaborare con centri di ricerca e università.


In generale, tuttavia, l’”impresa rosa” è ancora considerata una sorta di scommessa, ma sempre più donne ci credono. A dispetto di una burocrazia giudicata troppo pesante, di un rapporto problematico con il credito, di pregiudizi e scetticismo ancora diffusi.


E poi ci sono le donne manager al top di medie e grandi aziende: sono molto più numerose che nel passato, soprattutto nel settore delle risorse umane e del largo consumo. Hanno spesso dimostrato di saper gestire in maniera eccellente le aziende che sono state chiamate a dirigere.


Eppure in Italia continuano a rappresentare una minoranza. Frenate da difficoltà a coniugare famiglia e lavoro, ma anche dalle disparità di trattamento in fase di assunzione e progressione di carriera.


Per affrontare le questioni aperte sul tavolo dell’impresa e del management “al femminile”, per dare risposte concrete alle esigenze e ai quesiti di questa realtà si terrà a Torino, il 28 e 29 gennaio 2010, la terza edizione del Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile – GammaDonna, del quale FERPI è ente sostenitore. Tema della “due giorni” di workshop, tavoli di lavoro e tavole rotonde: Economia, Etica, Equilibrio sociale: nuovi paradigmi per la società post-crisi. Un’area espositiva accoglierà, accanto agli stand di aziende sponsor e agli sportelli di Enti pubblici e Associazioni, la “Vetrina della Creatività”, che ospiterà gli incontri diretti con i funzionari della pubblica amministrazione e dove verranno illustrati strumenti a sostegno del mondo dell’impresa.


Creatività e innovazione costituiranno ancora – come nelle passate edizioni – il filo conduttore degli argomenti proposti e sviluppati. Ampio spazio sarà dedicato a opportunità e strumenti di networking. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle prospettive aperte ai giovani da iniziative di stimolo e di sostegno che li possano incoraggiare a intraprendere percorsi imprenditoriali.


Nell’ambito del Salone verrà inoltre assegnato il premio GammaDonna/10 e lode*, teso a porre in risalto la capacità imprenditoriale femminile come espressione di creatività innovativa, sia nel dare vita a nuove imprese, sia nell’introdurre soluzioni originali e significative in imprese già esistenti. Una giuria di esperti selezionerà cinque casi di eccellenza: le premiate avranno la possibilità di raccontare al pubblico la loro “storia di successo” nel corso di una tavola rotonda dedicata. Una Menzione Speciale del Ministero della Gioventù verrà assegnata alla giovane imprenditrice miglior classificata.
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