Anna Romanin
La storia della gentilezza è - per iperbole - antica quanto il mondo: già Marco Aurelio la definì «la delizia più grande dell’umanità». Gentilezza è la parola chiave del prossimo InspiringPR di sabato 11 giugno, scelta dagli organizzatori di FERPI Triveneto per declinare gli speech con cui gli speaker, dal palco della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, porteranno ispirazione e nuove riflessioni.
Gentilezza, proviamo a descriverla
Da qualche tempo la gentilezza è alla ribalta di cronaca, studi, approfondimenti. Il professor Giampietro Vecchiato - da tempo attento al tema - ci ha ricordato in uno dei #CafFERPI delle scorse settimane come la gentilezza sia determinante anche nelle organizzazioni perchè porta vantaggi economici concreti dove considerata. Le aziende con una redditività più alta sono quelle con i leader “gentili” (ricerca Inail/Università Bocconi - 2019 e per approfondire: https://www.ferpi.it/news/limpronta-gentile-attraversare-la-vita-in-punta-di-piedi-vale-anche-per-il-relatore-pubblico).
La linguista Vera Gheno, in una delle Pillole di Gentilezza nella pagina Facebook di InspiringPR, ci ricorda che gentile, derivante dal latino gens-gentis, significa “della stessa buona schiatta o stirpe” e ci ricorda che se “Io e te siamo collegati ancora prima di parlarci” (che è un’immagine potente e bellissima!), è perchè in fondo la gentilezza è un tratto propriamente del genere umano.
Danilo di Diodoro, dirigente medico, ha argomentato il nesso tra gentilezza e benessere nell'ultimo supplemento "Salute" del Corriere della Sera citando i risultati di uno studio dell’University of Sussex (GB) basato sul “Kindness Test” che ha coinvolto più di 60mila persone.
Dal Movimento Italia Gentile al valore sociale della gentilezza
“Biologia della gentilezza” dello scrittore Daniel Lumera e dell’epidemiologa Immaculata De Vivo, scienziata di Harvard, fra le massime esperte al mondo nel settore dell’epidemiologia molecolare, della genetica del cancro, è un bel punto di partenza per riflettere sul tema. Daniel è anche presidente dell'associazione che durante il lockdown ha ideato il movimento Italia Gentile (al quale aderiscono città ma anche ristoranti e librerie in tutta Italia) per diffondere il valore della gentilezza e trasformarlo in progetti di valore sociale. “Elogio della gentilezza” di Adam Phillips e Barbara Taylor era stato pubblicato nel 2015 raccogliendo i pensieri di uno scrittore e uno psicanalista intorno alla “capacità di ascoltare e accogliere le fragilità altrui, che è anche generosità, altruismo, solidarietà”.
Il valore sociale porta nutrimento all’atteggiamento gentile, proprio perchè uno dei pericoli è che la parola sia vuota di contenuto, specchio per le allodole, buona solo per farci conversazioni e articoli. «È gentile ogni cuore disposto verso gli altri», una citazione di Fulvio Gaglione che trovai tempo fa e che mi ricorda oggi che per mettere in atto la vera gentilezza, fondamentale nelle organizzazioni e nella vita privata, sono importanti disponibilità e accoglienza, e un modo di vivere cooperativo (e non solo competitivo) basato sull’empatia.
Fare del bene insomma, può aiutare ad essere anche gentili. Così come essere gentili aiuta organizzazioni, imprese, professionisti e noi relatori pubblici che abbiamo a disposizione un bel momento di condivisione e analisi: il prossimo InspiringPR 2022 a Venezia.
