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I Fuorilegge, un’analisi dell’impresa criminale

14/12/2018

Adriano Ronconi

Un progetto nato nel web e poi approdato in TV. Dal 22 ottobre, ogni martedì su TGCOM24 Paolo Liguori ed Klaus Davi sono partner nel progetto “Fatti&Misfatti - I Fuorilegge”, mezz’ora in diretta durante la quale mostrano mafie e malaffare da angolazioni nuove. Con Davi, massmediologo e giornalista d’assalto, ne ha parlato Adriano Ronconi.

Klaus sei famoso per le tue provocazioni nella comunicazione politica, per le strategie di riposizionamento di prodotti e/o di aziende e per le gestioni di crisi. Perché adesso indaghi il malaffare e le mafie?
Da oltre 20 anni lavoro con centinaia di aziende, ho intervistato moltissimi tra politici ed imprenditori; e mi sono accorto che ci sono notizie giornalistiche di cui pochissime persone vogliono o possono parlare con cognizione di causa, nemmeno sui social network. Uno di questi argomenti è il Sud, con particolare focus sulla ‘ndrangheta, la mafia più potente e pericolosa d’Italia che in Calabria spadroneggia, ma che anche al Nord (vedi i casi di Milano e Reggio Emilia) è ormai ben radicata, muove ingenti capitali ed è diventata, secondo le indagini di Nicola Gratteri, la terza impresa italiana per volume d’affari. In qualche modo il fenomeno è quindi inerente al nostro lavoro, trattandosi di aziende – seppur criminali – a tutti gli effetti. Ecco, da comunicatore sempre interessato a capire dove va la nostra società e a captarne i segnali deboli, ho voluto indagare questo mondo parallelo partendo dal territorio calabrese. Cioè sono andato umilmente con microfono, telecamera e cameraman a mie spese per le vie di Reggio Calabria o di Platì ad intervistare dal vivo i protagonisti, nel bene o nel male, di questa cultura, di questi paesi colpevolmente abbandonati da tutti, a partire dalla politica nazionale. Nei bar e nelle piazze del Sud ascolto la gente cosa ne pensa, quali sono i problemi reali del quotidiano. In certi casi uso anche microfoni e telecamere nascoste, per non mettere in difficoltà coloro che vivono onestamente in questi territori difficili. Perché l’obiettivo vero è tentare una descrizione dell’impresa criminale e delle sue dinamiche.

Cos’è il format “I Fuorilegge”?
Grazie alla lungimiranza di Paolo Liguori (direttore di TGCOM24, il canale allnews di Mediaset ndr) e dei vertici Mediaset, ho potuto portare in una TV nazionale un progetto nato nel web, sulle mie pagine Facebook e Youtube. Dal 22 ottobre, ogni martedì alle ore 13.30 su TGCOM24 (canale 51 DT) Paolo Liguori ed io siamo ‘partner’ nel progetto “Fatti&Misfatti - I Fuorilegge”, mezz’ora in diretta durante la quale cerchiamo di far conoscere le mafie ed il malaffare da angolazioni nuove, più realistiche ma per questo sconosciute ai più. In ogni puntata c’è un imprenditore o un esponente della società civile imprenditoriale come Marcella Panucci (Direttore Generale Confindustria), Giuseppe Nucera (Presidente Confindustria Reggio Calabria), Tiberio Bentivoglio e Giuseppe Piraino (imprenditori colpiti dalla mafia). Non escludo (ma su questo l’ultima parola è del direttore) che con il mondo delle aziende si possano fare delle iniziative di sensibilizzazione in comune.

Quale è il tuo fine ultimo? Cosa ti proponi di ottenere con questo progetto di comunicazione?
L’obiettivo è ottimizzare il prodotto e magari proporre a Mediaset degli speciali in versione estiva. I commenti dei vertici del Biscione sono ottimi, sia da parte di Carlo Gorla (Responsabile Sviluppo Format, Direzione Generale Informazione ndr) che di Andrea Delogu (Vice Direttore Generale Informazione ndr). Questo mi ha fatto enormemente piacere, perché Liguori ed io lavoriamo con passione.

Crossmedialità: dai socialmedianetwork alla TV... ma è possibile anche al Sud?
Con l’avvento dei socialmedianetwork la comunicazione corporate è stata rivoluzionata da un rapporto totalmente disintermediato, diretto e pubblico, governato dalla percezione delle persone. L’Italia sconta però ancora un’arretratezza cronica ed un ritardo abissale (purtroppo specie al Sud) nella diffusione capillare della fibra ottica (la famosa banda larga o ultralarga per wi-fi 4G e 5G), imprescindibili infrastrutture tecnologiche che supportano tutto il mondo digitale, a partire dai socialnetwork. È chiaro che la crossmedialità sia il presente e soprattutto il futuro della comunicazione ma, come spesso accade, nello Stivale viaggia a velocità differenti da regione a regione (se non addirittura da città a città). Ed infatti in Italia i colossi digitali (Amazon, Apple, Google, Samsung, ecc) continuano a pianificare i loro spot pubblicitari sulle TV tradizionali, perché così raggiungono anche quella fetta di italiani che non possono avere internet ad alta velocità, o non riescono ad usare quotidianamente i socialmedianetwork come vorrebbero. Per la stessa ragione, anche il progetto “i Fuorilegge” è in onda su TGCOM24 canale 51 DT, ma al contempo anche in streaming dal sito Tgcom24.it e nella pagina Facebook di Mediaset.

 

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