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I privati diventano leader nel settore degli eventi culturali. In aumento le sponsorizzazioni

17/07/2008

Se sul fronte pubblico le risorse destinate alla cultura sono in calo, cresce invece l’interesse per il settore da parte di privati che vedono gli eventi artistici come un ottimo strumento di comunicazione. Le tendenze in atto nel settore culturale, mostrano infatti, come la cultura sia considerata un valore rispetto al quale si misurano le strategie di molte imprese.

di Giuliano Balestreri


Se sul fronte pubblico le risorse destinate alla cultura sono in calo, cresce invece l’interesse per il settore da parte di privati che vedono gli eventi artistici come un ottimo strumento di comunicazione.
Secondo una ricerca di mercato promossa dalla rivista e20 e realizzata dall’Istituto Astra il mercato italiano degli eventi arriverà nel 2008 a 1,4 miliardi di euro di cui poco meno di 100 milioni destinati a iniziative culturali come arte, musica e spettacoli.


«Una volta le sponsorizzazioni di eventi culturali servivano solo per migliorare la reputazione aziendale o per lavarsi in qualche modo la coscienza. Oggi il trend è cambiato: si tratta di uno strumento di comunicazione a tutti gli effetti», spiega Andrea De Micheli, presidente della casa di produzione Casta Diva che pochi mesi fa ha rilevato Egg, guidata da Francesco Moneta e attiva proprio nell’organizzazione di eventi.


La svolta del comparto è iniziata con il taglio degli investimenti (da 286 a 270 milioni circa) da parte del ministero per i Beni e le Attività culturali che ha tuttavia registrato un aumento degli stanziamenti per il solo funzionamento delle strutture cresciuti da 852 a 921 milioni di euro. Contemporaneamente è aumentato il contributo delle amministrazioni locali, «ma non basta» continua De Micheli anche perché – secondo l’ultimo rapporto di Federcultura – nel 2007 le famiglie italiane hanno speso 61,5 miliardi in attività culturali, «insomma la domanda è in forte crescita e la sponsorizzazione da parte di un privato ha una valenza doppia: aiuta il sistema e allo stesso tempo l’azienda». Il primo comparto a muoversi verso il settore delle sponsorizzazioni culturali è stato quello finanziario-assicurativo, «con attività rivolte soprattutto verso i propri clienti, a cominciare da allestimenti appositamente studiati».


Uno degli eventi realizzati quest’anno è stato quello organizzato da Egg e Accenture sul tema “Creatività e Design nell’Italia degli anni 50”, «un appuntamento pensato per uscire dagli standard – aggiunge De Micheli – perché doveva attrarre grandi banchieri e uomini d’affari che altrimenti non avrebbero partecipato all’evento». Uno dei grandi appuntamenti del 2007 aveva invece visto in prima fila Vodafone come partner ufficiale della mostra dedicata a “Kandinsky e l’astrattismo in Italia” a Palazzo Reale a Milano. Oltre a sponsorizzare l’evento il gruppo inglese ha anche realizzato una guida audio virtuale commentata da Vittorie Sgarbi, per utilizzarla bastava mandare un sms.


Protagonista per l’inizio de] 2009 sarà la mostra sui Samurai organizzata da Egg e dalla Fondazione Mazzotta: «Per ora hanno aderito all’iniziativa i giapponesi di Mitsubishi, ma contiamo di coinvolgere altre aziende del Sol Levante», conclude De Micheli.


tratto da Il Sole 24 Ore del 17 luglio 2008





Nell’ultimo numero del Magazine FERPI è stato approfondito il tema: “Cultura e Beni Culturali: quale comunicazione?”.
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