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I professionisti al centro del cambiamento

29/02/2012

Al via il primo _Professional Day_ : 27 ordini professionali e collegi, 106 province e oltre 700 mila professionisti si interrogano sul futuro delle professioni in Italia ed offrono un contributo concreto al rilancio del Paese.

di Roberta Zarpellon (*)
Si celebra quest’anno, in tutta Italia, il Professional Day, la Giornata delle Professioni che, per la prima volta nella storia del nostro Paese, riunisce 27 fra ordini e collegi in 106 province coinvolgendo circa 700 mila professionisti sotto un’unica bandiera.
Una data, il 1° marzo 2012, che si avvia dunque ad essere ricordata come la più grande manifestazione del mondo professionale organizzata dal Cup (Comitato Unitario delle Professioni), il Pat (Professionisti di Area Tecnica) e l’Adepp (Associazione Enti di Previdenza Privati), in collaborazione con la Conferenza dei Cup territoriali e molte altre componenti dell’universo ordinistico.
Il Professional Day è il frutto di un crescente malessere che ha coinvolto, in questi mesi, il mondo libero professionale ed ha preso corpo in questo appuntamento che intende attirare l’attenzione del Governo e del Parlamento sul contributo che il mondo delle professioni ordinistiche offre allo sviluppo del Paese. Un contributo che, per gli organizzatori, deve diventare testimonianza del ruolo che i 2.300.000 iscritti agli ordini professionali italiani svolgono a supporto di cittadini, imprese e pubblica amministrazione proprio nel momento storico in cui gli interventi legislativi stanno cercando di riformare il sistema nazionale delle professioni ordinistiche.
“Questa è un’occasione – afferma il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano – per chiedere al Governo e al Parlamento di porre un punto fermo alle riforme e alle innovazioni legislative che si susseguono e si sovrappongono incessantemente da oltre sei mesi e, nello stesso tempo, per offrire un contributo concreto al rilancio e sviluppo del Paese”.
I professionisti, dunque, chiedono chiarezza e riconoscimento del ruolo attivo e propositivo di quella parte di popolazione che garantisce al Paese il 15% del PIL e fornisce occupazione a più di 4 milioni di lavoratori ma che mai, fino ad oggi, si è proposta in maniera così compatta. Certo, le differenze all’interno del vasto gruppo di promotori rimangono presenti ma è decisamente importante segnalare come la Presidente del Cup e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, sia riuscita a convogliare le energie di tutte le anime del mondo ordinistico in un momento unitario. Un’occasione preziosa di visibilità e identità che, come gruppo di lavoro Ferpi, Comunicare le professioni intellettuali, impegnato nella diffusione dei temi della comunicazione nel mondo libero professionale, seguiamo con interesse e attenzione, consapevoli che mai come in questi periodi sia di fondamentale importanza trasmettere messaggi chiari, capaci di costruire e mantenere un buon capitale relazionale e un clima positivo con il contesto che ci circonda.
La Giornata delle Professioni prevede un evento nazionale, organizzato a Roma, a partire dalle ore 10.30 all’Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4) dal titolo Dai professionisti italiani una proposta per il rilancio del Paese che verrà trasmesso via satellite (Canale Sky 507) e via internet, in collegamento diretto con 150 sedi territoriali organizzate da Consigli e Collegi. In questa piazza virtuale ( nelle diverse sedi la manifestazione inizierà alle ore 9.00 con la raccolta di testimonianze, interviste e l’organizzazione di dibattiti locali) saranno rappresentare tutte le componenti del mondo ordinistico: istituzionale, previdenziale, sindacale e giovani che dialogheranno con politici e rappresentanti del governo. Gli organizzatori prevedono la partecipazione massiccia dei giovani professionisti: “Sono oltre il 50% dei 2,3 milioni di professionisti iscritti agli Ordini” – ricorda la Presidente Calderone – ”e sono quelli che più di tutti possono testimoniare come essere professionisti è una scelta di vita che non da privilegi e rendite di alcun genere. Anche questi falsi miti che si sentono e si leggono sono da sfatare. Lo faremo con le proposte utili al Paese per crescere”.
(*) Referente Workgroup Ferpi Comunicare le professioni intellettuali
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