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I social media per ricostruire l’economia di un paese

28/03/2012

Il modello politico basato sul web proposto dal presidente _Olafur Grimsson_ ha fatto registrare un incremento del 20% nel settore turistico in Islanda e potrebbe diventare un modello anche per altri paesi. Dopo il tracollo del 2008, il paese ha puntato sulla collaborazione dei cittadini per ricostruire l'economia della nazione.

di Samantha Murphy
Mentre stavo visitando l’Islanda in occasione di una conferenza dedicata al marketing online, mi sono ritrovata nel salotto del Presidente islandese, meravigliandomi di quanto fosse gentile e desideroso di parlare di come abbia usato la tecnologia e i social media per ricostruire la nazione.
Il fatto che Olafur Ragnar Grimsson – che ha guidato il paese per 16 anni ed ha appena annunciato che si ricandiderà per la rielezione – inviti estranei a casa sua non è l’unica cosa che sorprende, se si pensa al modo in cui governa il suo paese.
Certamente è molto raro che qualcuno nella sua posizione apra la porta a sconosciuti, ma questo è lo stesso approccio con cui Grimsson governa questo piccolo e nevoso paese nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico.
“La società islandese è basata sul principio che si è tutti amici fino a quando non è provato il contrario,”mi dice Grimsson. “Sfortunatamente, molte società stanno andando nella direzione opposta, pensando che tutto rappresenti una possibile minaccia. Questa è una strada pericolosa da intraprendere, perché fondamentalmente distrugge la natura democratica degli incontri tra esseri umani. Questo non è il modo in cui approcciamo alle cose in Islanda.”
Il paese sta attraversando una fase di rinascita iniziata a partire dal tracollo economico del 2008. L’Islanda ha scelto di non aiutare le aziende che erano in parte responsabili della crisi del paese, ed ha dato vita ad una nuova costituzione per superarla.
Ho fatto la strada verso la casa del Presidente, una serie di bellissime case bianche sul mare fuori dalla capitale Reykjavick. Il tassista mi ha detto che ha conosciuto Grimsson una volta ad un evento artistico, per non parlare del fondatore della Nordiac eMarketing Kristjan M. Hauksson che ha guidato la Reykjavik 2012 Internet Marketing Conference ha affermato che è solito frequentare la stessa palestra del presidente. (Grimsson, alla conferenza del giorno seguente, ha anche tenuto il discorso introduttivo).
L’accessibilità del presidente dell’Islanda è unica, come la sua decisione di utilizzare Internet e la tecnologia moderna per incoraggiare l’economia. Oltre che tramite l’eccentrico Tumblr blog Iceland Wants To Be Your Friend dedicato al paese, il suo account Twitter (@thisisiceland) e la sua presenza su Facebook, l’Islanda si è data molto da fare per diffondere informazioni sulla nazione e per incrementare il turismo.
La sua campagna del 2011 Inspired by Iceland incoraggia i cittadini ad ospitare i turisti in viaggio attraverso il paese. Persino il presidente ha partecipato, invitando i turisti a casa sua per mangiare pancake con panna montata e marmellata di rabarbaro.
In generale, Internet ha giocato un ruolo rilevante nell’Islanda dei giorni nostri. Il governo recentemente ha chiesto ai cittadini di postare online i propri commenti e feedback indicando cosa pensano a proposito della nuova proposta di costituzione. E sebbene, quest’anno, di fatto, in un primo momento, il presidente avesse detto che non avrebbe corso per la rielezione, successivamente, quando gli islandesi hanno raccolto migliaia di firme online per farlo, Grimsson ha cambiato idea.
Ma di fronte a questo fenomeno una domanda sorge spontanea: tutto ciò è possibile solo perché il paese conta 300.000 abitanti, oppure questo modello di cooperazione può funzionare ovunque?
Accessibilità di governo
“Per certi versi, le dimensioni dell’Islanda permettono che ciò accada,”afferma Grimsson, appoggiandosi alla sedia. “Comunque, ci sono piccole comunità in grandi paesi che possono guardare all’Islanda come modello.”
Nonostante alcuni pensino che l’accessibilità del presidente rappresenti un rischio per la sua incolumità, Grimsson sostiene che non creare fiducia e rapporti con la gente sia un rischio molto più grande.
“Molti sostengono che dovrebbero esserci molte più barriere per il presidente quando interagisce con i cittadini, ma questo va contro la nostra filosofia di vita,”afferma Grimsson. “Esiste un rischio anche nel dare la patente ai teenager ma noi ci assumiamo questo rischio e li lasciamo guidare lo stesso.”
Il progresso nel campo dell’utilizzo delle nuove tecnologie in atto in Islanda è stupefacente. Infatti, il Concilio Costituzionale dell’Islanda del 2011 ha messo in “crowdsourcing” la costituzione, pubblicandola sui social media per rendere trasparente il processo e per ricevere input dal pubblico.
“In seguito alla crisi, abbiamo realizzato che questa non era solo una crisi economica e finanziaria, ma anche una crisi sociale, politica e giudiziaria,” dice Grimsson. “Se noi vogliamo far riacquistare alla nazione la sua forza e posizione , non sarà sufficiente gestirla attraverso il tradizionale approccio economico e finanziario. Abbiamo bisogno di un approccio democratico differente.”
Una bozza del documento, che incoraggia i cittadini a dare consigli e a commentare la costituzione per migliorarla, è stata messa online. “Si può pensare ad essa come ad una pratica innovativa, in termini di moderna tecnologia , ma in verità si tratta della moderna espressione di un’antica tradizione islandese,” afferma Grimsson.
In seguito alla colonizzazione del paese da parte dei Vichinghi, gli abitanti crearono un parlamento, un’assemblea aperta e un tribunale pubblico. Era basato su un corpo di leggi e non sul potere esecutivo.
“La tradizione di gestire tutto, di modo che ogni cittadino possa seguire e avere accesso ad ogni cosa, fa parte della nostra storia,”afferma Grimsson. “E’ diventata una parte rilevante dell’identità dell’Islanda.”
“Dal momento che l’Islanda è una piccola società, la trasparenza qui probabilmente ha un significato diverso che nelle grandi società in esse domina la burocrazia.” “Non era mai accaduto in Islanda, ma come in molti altri paesi, oggi, con l’aiuto di Internet e dei social media, si è scatenata un’ondata di attivismo.”
Il potere di Internet
Quando Grimsson ha annunciato che non si sarebbe candidato per le elezioni del 2012 – scelta che gli avrebbe fruttato il titolo di presidente che ha governato più a lungo nella storia del paese – gli abitanti dell’Islanda hanno dato il via ad una petizione online , esortandolo a rimanere in carica.
“Avevo deciso di non offrire più servizio alla presidenza ed ho pensato che avrei potuto fare altre cose,” dice Grimsson. Comunque, molte persone volevano che io continuassi e non volevano aprirsi ad una presidenza nuova in tempi di incertezza.”
Grimsson ha deciso di ricandidarsi a condizione che una volta che le incertezze relative alla situazione economica e le altre problematiche fossero decadute, si sarebbe riservato il diritto di non rispettare la scadenza del mandato.
“Questo dimostra che si può ottenere molto con l’aiuto di Internet in modo molto più rapido di un tempo,” aggiunge Grimsson.
Grimsson sta ancora soppesando le opzioni su come pianificare la campagna.
“C’è un pericolo in agguato per chi è troppo affascinato dalle tecnologie e dalla comunicazione digitale, si riducono gli incontri di persona,” afferma Grimsson. “C’è anche il rischio che la tecnologia possa diventare il principale settore della comunicazione, e che ciò possa avere delle ripercussioni sulla trasparenza e sulla fiducia. Io non voglio che ciò accada in Islanda.”
Ispirati dall’Islanda
Il paese ha utilizzato internet per dare nuovo impulso al turismo, e sembrerebbe funzionare. Hauksson of Nordiac eMarketing afferma che l’Islanda ha registrato nel 2011 un aumento di circa il 20% nel settore turistico. Le campagne hanno certamente aiutato ma l’attenzione del pubblico è cresciuta anche quando il mondo ha saputo della crisi economica e dell’eruzione del vulcano. Inoltre, compagnie aeree come EasyJet hanno espresso interesse a volare in Islanda.
Andando su Inspiredbyiceland.com, i turisti possono iscriversi a tour gratis, conoscere gli abitanti locali e, ovviamente, visitare la casa del presidente.
“La campagna porta avanti il messaggio che siamo tutti amici fino a prova contraria, e che possiamo lavorare tutti insieme per coinvolgere il pubblico,”dice Grissom. “Il progetto ha avuto grande successo e ha promosso l’Islanda senza grandi costi.”
Grimsson ha sottolineato come la tecnologia stia avendo un grande impatto sia sulla realtà politica delle piccole comunità, che su quella delle grandi.“ Ciò che un tempo si poteva realizzare nel giro di qualche mese ora si può fare in un ora, grazie ai cellulari e ai social network.”
Il presidente ha inoltre fatto riferimento ad uno dei discorsi del Presidente Obama a Washington D.C. Incredibilmente una folla al Cairo, in Egitto, ha respinto l’iniziativa di Obama via Tweet e messaggi online ben prima che avesse finito di parlare.
“La tecnologia sta diventando una proiezione parallela di qualsiasi cosa accada, sta dando alle persone l’opportunità di essere attori determinanti quasi immediatamente,”conclude Grimsson.
Tratto da Mashable
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