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Il metodo Machiavelli raccontato da Antonio Funiciello: un incontro Ferpi Lazio

28/10/2019

Diana Daneluz

Martedì 29 ottobre, in un dibattito moderato da Vincenzo Manfredi, Delegato nazionale Ferpi Advocay e Public Affairs, tutto il bello (e non solo) del ruolo del consigliere del leader. A partire dalla presentazione del libro di Antonio Funiciello “Il metodo Machiavelli”.

Sono tante le declinazioni della professione delle Relazioni Pubbliche. Tra le più complesse quella legata al ruolo del consigliere del leader, come è per il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Antonio Funiciello. Così complessa, ma così affascinante da scrivervi sopra un libro colto ed avvincente, “Il metodo Machiavelli”, che sarà presentato martedì 29 ottobre, alle 17.30, presso il Centro Studi Americani, in Via M. Caetani 32 a Roma, in un incontro organizzato dalla Delegazione Ferpi Lazio. Un appuntamento che si inscrive nell’ambito di una serie di iniziative che la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana ha in programma per diffondere la cultura della professione, far conoscere meglio le radici delle “relazioni pubbliche” e ridefinire professionalità e ruoli dell’ampia compagine dei comunicatori che ne fanno parte.

Oltre all’Autore, Antonio Funiciello, parteciperanno al dibattito: Marta Dassù, Editor in chief di Aspenia e Senior Advisor European Affairs di The Aspen Institute, già vice ministro degli Affari Esteri; Marco Simoni, Presidente della Fondazione Human Technopole, già consigliere economico di Palazzo Chigi; Niccolò Invidia, deputato, coordinatore dell’Inter-gruppo parlamentare aerospazio e coordinatore dell’Inter-gruppo per l'innovazione; Mario Fiorentino, Direttore Generale Mise per la politica industriale, innovazione e Pmi. Nel dibattito si proverà a fare luce su molti aspetti della professione del relatore pubblico e del lobbysta, indagando il “mestiere” dall’interno, dal punto di osservazione di chi è stato egli stesso consigliere di un leader. Un “mestiere” che esiste da sempre, ma che le crescenti esigenze di trasparenza e sostenibilità di tutte le operazioni di scelta strategica, con obiettivi sempre più complessi ed esigenze da contemperare tra le più diverse e diffuse, rende più che mai necessario.

Machiavelli chiamava “consigliatori” coloro che gestivano in anonimato e con «libertà, verità e umanità» - in opposizione agli aspetti meno trasparenti del potere - le intersezioni del potere stesso al fine di fornire al leader il giusto quadro della situazione sulla quale solo dopo prendere le sue decisioni. Una funzione importante, almeno in Italia poco conosciuta ed anzi spesso fraintesa, che per questo Funiciello ha deciso di raccontare. Dal di dentro per quella che è stata la sua esperienza – dal 2016 al 2018 come capo di gabinetto del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni –, e storicamente attraverso una carrellata di leader nel rapporto con i loro “consigliatori”.

In un momento di disaffezione alla politica da parte dei più giovani, le pagine di questo libro sono invece una dichiarazione d’amore per la politica, quella capace di generare, con verità e coraggio, un potere “buono”. Anche se Funiciello non manca di descrivere, accanto alle luci, anche  ombre e insidie di un ruolo. Scientifico quanto basta, il libro suggerisce appunto un “metodo”, a beneficio anche degli studenti delle varie branche della comunicazione, non solo politica. Un metodo di ascolto e di formazione della scelta pubblica, che non può prescindere dalla presenza discreta, attenta ed efficace del consigliere del leader: nell’ascolto e nella considerazione degli interessi rappresentanti dagli stakeholder e dai lobbisti c’è la parte fondamentale della costruzione del processo democratico, in un dialogo che contribuisce alla scelta che il leader dovrà fare per il bene comune.

Un dialogo attento e necessario che, forse, è possibile traslare dagli ambienti della politica a quelli dei cda aziendali. Con il crescere della complessità, dell’allargamento dei confini e delle variabili della geopolitica, alla luce della disintermediazione digitale, anche un amministratore delegato ha sempre di più la necessità di avere un consigliere che sia capace di gestire il numero crescente di variabili indipendenti che possono inficiare scelte strategiche d’impresa.

Per partecipare all’incontro, scrivere a: event@centrostudiamericani.org


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