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Il ruolo delle Rp nel contesto internazionale

05/09/2013

In un scenario in cui i venti di guerra soffiano sempre più impetuosi, in che modo le Relazioni pubbliche posso e devono agire nei confronti delle questioni mondiali più importanti? La riflessione del nuovo presidente di _Global Alliance, Anne Gregory._

di Anne Gregory
Nonostante l’iniziale ottimismo, anch’io, come tutti, osservo il modo in cui gli eventi si stanno svolgendo in Egitto e Siria, con grande tristezza e trepidazione. Questa non è una dichiarazione politica, ma una reazione umana alla sofferenza e alla delusione che vediamo ogni giorno, portati nelle nostre case dai media. Penso che anche io, come professionista delle Relazioni pubbliche, dovrei avere una risposta. Sono certa di non essere la sola a pensare che ci sia qualcosa che i comunicatori potrebbero e dovrebbero fare per creare spazi e luoghi in cui ci possa essere un dialogo e dove le comunità possano essere ricostruite.
All’inizio di quest’anno, Global Alliance è stata contattata da una delle nostre associazioni che chiedeva se ci fosse qualcosa che potessimo fare per aiutarli a contribuire alla riconciliazione nazionale, sulla scia di elezioni molto controverse.

Nel mio paese sono consapevole dell’attento e strategico lavoro che i professionisti delle Rp hanno svolto nel governo locale per costruire forum per il dialogo tra le comunità divise in Irlanda del Nord. Lo fanno tuttora.
L’ultima newsletter conteneva un mio pezzo in cui parlavo di ciò che penso in merito allo sviluppo di Global Alliance, che si trova in una fase in cui abbiamo potuto iniziare a considerare come fare la differenza per affrontare alcune delle grandi sfide che attendono il nostro mondo. Ci sono così tanti cambiamenti, da quelli climatici, alla povertà, alla scarsità d’acqua, ai temi della migrazione di massa e di integrazione. Molti hanno aspetti diretti di comunicazione, come il fenomeno della globalizzazione, che è sostenuta dagli sviluppi delle tecnologie digitali di cui siamo estremamente consapevoli.
La questione per me è: da dove cominciamo con tutto questo? L’ordine del giorno è scoraggiante. Ho due idee per quanto concerne Global Alliance. La prima è che possiamo fare di più per informare i membri della nostra associazione di alcune delle questioni che il mondo si trova ad affrontare e sui più recenti sviluppi ad esse relativi. Potremmo anche fornire maggiori opportunità per la comunità globale di Relazioni pubbliche relazioni per dibattere, discutere e poi agire su questi temi. Global Alliance gode dello status di osservatore non membro per le Nazioni Unite e durante il World Public Relations Forum di Stoccolma nel 2010, Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum ha parlato con passione delle sfide e le problematiche che affliggono il nostro mondo. (Vedi l’ultimo rapporto del World Economic Forum su Global Risks.) Ha parlato anche dell’importanza fondamentale del nostro ruolo di professionisti della comunicazione nel contribuire a sviluppare una comprensione più ampia di queste sfide, nella creazione di forum di discussione e di connessione delle persone. L’idea di Schwab è che si tratti solo di “stare insieme”, ossia tutti noi dobbiamo unirci per svolgere un ruolo in queste problematiche in modo che il mondo possa iniziare a dedicarsi ai problemi e alle opportunità che deve affrontare. Dobbiamo fare di più per sviluppare le nostre connessioni, per collaborare con organizzazioni come le Nazioni Unite e World Economic Forum e lo faremo.
La seconda idea è che sta a noi, come individui, essere ben informati su tali questioni. Come sappiamo, nel nostro lavoro quotidiano per le organizzazioni, il contesto è molto importante. Il contesto più ampio in cui le organizzazioni e le nazioni operano è altrettanto importante in quanto impatterà, anche se non immediatamente, sul nostro lavoro nel prossimo futuro. I cambiamenti nelle tendenze della società, il pensiero politico, gli imperativi economici riguardano tutti noi. Nel mio lavoro considero un privilegio poter avere a che fare con alcune organizzazioni molto grandi e mettere alla prova gli alti dirigenti su quello che sanno circa le “grandi questioni”. E’ sorprendente e preoccupante scoprire come pochi abbiano un processo sistematico per valutare tali questioni e ciò che la risposta organizzativa dovrebbe essere, pur sapendo di essere chiamati a rispondere in modi e da gruppi che non avrebbero immaginato solo 10 anni fa. Per me è ovvio che i professionisti delle Rp dovrebbero essere la fonte di conoscenza e i facilitatori di queste sfide.
Gradirei le vostre opinioni su come pensate che si dovrebbe muovere Global Alliance. Qual è il nostro ruolo di professionisti nella società? Come possiamo essere una forza per il bene nel mondo? Quali sono le cose su cui concentrarsi? Fatemi sapere.
Fonte: Global Alliance
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