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Italia Caput Mundi: come valorizzare le eccellenze produttive italiane

13/12/2012

Un progetto parte di una più ampia campagna di comunicazione, _Mad in Italy,_ partita da Siena con lo scopo di supportare concretamente l’impresa italiana e valorizzare il ruolo della comunicazione. Sviluppato dall'agenzia Milc, in collaborazione con il Master in Comunicazione d’Impresa dell’Università di Siena, il patrocinio del Ministero dello Sviluppo economico e la partnership di Ferpi, sta riscuotendo ampi consensi.

Tutto il meglio dell’industria italiana in una mappa. Il rilancio del brand Italia passa anche attraverso la valorizzazione e il sostegno delle sue eccellenze. Non solo cibo, moda e vino, ma ben 250 prodotti e oltre 4500 aziende che li producono, tutti rigorosamente made in Italy, che si collocano ai vertici dell’export mondiale in settori produttivi, che inaspettatamente sono: rubinetti, navi, piastrelle, macchine per imballaggi e mobili. A portare alla luce le oltre 4.000 aziende leader, dandogli un nome, un cognome e un luogo è il nuovo progetto dell’agenzia di comunicazione di Siena Milc, che in collaborazione con il Master in Comunicazione d’Impresa dell’Università di Siena, ha lanciato Italia Caput Mundi, un’iniziativa nata per far conoscere e valorizzare le eccellenze produttive italiane. Il progetto, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dello Sviluppo economico, è stato presentato ieri, martedì 11 dicembre, a Siena, alla presenza di esperti del settore della comunicazione, dell’economia e del marketing, per far conoscere e promuovere il lato migliore dell’industria italiana. La nuova avventura di Milc ha permesso, infatti, di individuare più di 4500 aziende operanti in vari settori merceologici, che oltre ad essere inserite in una mappa illustrativa georeferenziata e disponibile online, potranno contare su un sostegno concreto al loro sviluppo economico, grazie alla creazione di una rete che coinvolge grandi realtà italiane e internazionali fornitrici di servizi per l’impresa, di cui i primi a raccogliere l’invito sono stati Banca Monte dei Paschi di Siena e CloudItalia.
La mappa degli eccellenti. Italia Caput Mundi è un progetto che si inserisce all’interno della campagna di comunicazione Mad in Italy allo scopo di supportare concretamente l’impresa italiana. La nuova fase, partendo dal riconoscimento dei 250 prodotti leader a livello mondiale, identificati dall’indice Fortis-Corradini©, si è concentrata, a partire dal lavoro di ricerca e di sintesi seguito dagli studenti del Master in comunicazione d’impresa, nell’individuazione di tutte quelle piccole e grandi eccellenze italiane. Un elenco di oltre 4500 aziende con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro, produttrici di prodotti leader, che, per la prima volta, sono resi disponibili online all’interno di una mappa navigabile sul sito www.italiacaputmundi.it. Le 4.500 aziende leader di prodotto sono state identificate e collocate su una mappa del Paese, navigabile online, attraverso la quale è possibile scoprire chi sono, cosa producono e come sono distribuite sul territorio. La mappa degli eccellenti oltre a essere completamente digitale si completa, grazie a una funzione specifica, con le aree a maggiore concentrazione di eccellenze industriale, ossia le zone calde dello “stivale”, dove risiedono le aziende produttrici di prodotti leader a livello mondiale.
La genesi del progetto: dietro una moneta c’è sempre una testa. Un serbatoio di eccellenze, attraverso cui Milc intende non solo far conoscere e valorizzare un’Italia leader nel Mondo, ma soprattutto sostenere l’imprenditorialità italica, perché come spiega Giampiero Cito, direttore creativo di Milc: “Dopo aver lanciato la campagna di comunicazione “Mad in Italy” e aver dato voce, anche attraverso le pagine dell’omonimo libro, a tutti quegli imprenditori italiani che hanno scelto di rimanere in Italia per sviluppare la loro idea d’impresa, con questa nuova fase vogliamo passare dalla sola valorizzazione della figura dell’imprenditore italiano a un sostegno concreto a tutte quelle aziende che sono un’eccellenza industriale. Così oltre a individuarle e posizionarle in una mappa georeferenziata, abbiamo scelto di supportarle nei fatti, chiamando a raccolta grandi player erogatori di servizi: dalla finanza, al business consulting; dall’energia alla connettività, fino alla logistica e alle risorse umane, disposti a offrire condizioni vantaggiose per chi lavora ogni giorno per mantenere e per portare la produzione italiana al top”.
La ricerca: un database inedito fotografa chi sono, dove sono e cosa producono le aziende italiane leader. Il progetto Italia Caput Mundi si basa su una ricerca completamente inedita, che è andata a rilevare le aziende produttrici dei prodotti leader nell’export mondiale. L’Italia, infatti, ha un patrimonio di migliaia di aziende che ci permettono di essere al primo posto per produzione in 250 differenti nicchie di mercato. Incrociando i risultati dell’Indice Fortis-Corradini© (che individua le categorie merceologiche in cui l’Italia detiene le prime posizioni nell’export mondiale) con il database Aida (Analisi informatizzata delle aziende italiane, che contiene informazioni su oltre 700mila società di capitale) Italia Caput Mundi ha individuato 4500 aziende italiane produttrici dei prodotti per cui l’Italia è in prima posizione nell’export mondiale. Una riserva di eccellenze che dimostra come, nonostante la crisi, resiste un’Italia creativa e di successo, riconosciuta e apprezzata nel mondo. “Abbiamo deciso di usare per il lancio della nuova campagna, un titolo ambizioso come Italia Caput Mundi– spiega Antonio Paolo, strategic planner di Milc – perché il nostro Paese parte comunque da un ruolo di leadership.“Caput” nel senso latino di “ciò che primeggia”, e perché questa leadership si è realizzata grazie alle idee di persone che hanno realizzato in Italia i loro progetti di impresa. Parliamo di “caput”, quindi, sia nel senso latino letterale di “testa” che metonimico di “persona”. “L’Italia – prosegue Paolo – è un Paese di eccellenze produttive riconosciute in tutto il mondo e far conoscere e sostenere chi produce queste eccellenze, può contribuire ad aiutare il nostro Paese ad uscire con più forza dall’attuale stato di crisi e favorire il consolidamento e l’estensione della leadership”.
La sintesi dei risultati. La ricerca, che è stata approfondita anche attraverso il lavoro di tesi degli studenti del Master dell’Università di Siena, Gaia Mangiavacchi e Lorenzo Moscatelli, ha dimostrato come la stragrande maggioranza delle aziende produttrici di prodotti leader è costituita da piccole e medie imprese (85%), per lo più localizzate al nord, dove spicca il 27% di concentrazione in Lombardia e il 19% in Veneto. Nord-ovest e nord-est dell’Italia, quindi, si confermano le aree territoriali con la più alta concentrazione di imprese produttrici dei prodotti leader. Si distingue comunque anche il centro con una concentrazione di aziende che interessa prevalentemente Emilia Romagna, Toscana (12%) e Marche (6%). Per quanto riguarda la categorizzazione per macroaree produttive le 4.500 aziende italiane rilevate come produttrici dei prodotti leader, operano per la maggior parte nella produzione di semilavorati e prodotti finiti, con un dato estremamente marginale nel comparto delle materie prime. L’Italia si conferma dunque un paese manifatturiero, in cui l’idea di impresa e la capacità produttiva costituiscono un punto di forza distintivo di un sistema produttivo che deve approvvigionare la stragrande maggioranza delle materie prime dall’estero.
Analizzando invece le categorie merceologiche gerarchiche in cui è suddivisa la produzione delle 4.500 aziende produttrici di prodotti leader, troviamo al primo posto il settore del tessile con circa il 17% delle aziende rilevate, segue, con circa il 15% la fabbricazione di macchinari, in cui rientra il prodotto leader “rubinetti” che occupa la prima posizione assoluta nell’indice delle eccellenze italiane nell’export mondiale. Sempre tra le prime dieci categorie merceologiche gerarchiche, in termini di numero di aziende rilevate, troviamo anche la produzione del cuoio e della pelle che in aggregato raggiunge il 21%. Presente inoltre la categoria “minerali non metalliferi” con il 5,5% delle aziende da noi rilevate in cui rientra il comparto delle piastrelle, altro prodotto nelle prime posizioni dell’indice delle eccellenze. Guardando i singoli prodotti leader primeggia la produzione di parti di mobili (12,4%) seguiti da calzature (8%) e indumenti e accessori per abbigliamento (7,5%), ghisa ferro e acciaio (6%), cuoi e pelli (5,5%); produzioni tutte collocate nelle prima trenta posizioni dell’indice dei prodotti in cui l’Italia detiene la leadership nell’export mondiale. I dati raccolti, quindi, confermano che le eccellenze produttive italiane sono prevalentemente dislocate in distretti territoriali, che oltre a costituire il vero tratto distintivo dell’economia produttiva del Paese, hanno, come indicato da alcuni studi, retto meglio allo tsunami della crisi. Nel contesto economico e sociale che il nostro Paese sta vivendo, infatti, il progetto di Milc intende suggerire alle imprese italiane l’adozione di un approccio nuovo, in cui la condivisione diffusa aperta e trasparente della conoscenza, la partecipazione, la cooperazione, la co-creazione, siano parte integrante delle relazioni d’impresa. In questo senso la conclusione a cui giunge il lavoro di ricerca è quello di promuovere tra le aziende la diffusione del concetto di coopetition (cooperation+competition). La coopetition, come logica di business, è per Italia Caput Mundi un approccio possibile per aiutare le imprese italiane a superare il difficile momento che stanno attraversando. “Il passo successivo – conclude Antonio Paolo – sarà quello di “contagiare” con la filosofia coopetitiva ancora più realtà che offrono servizi per l’impresa, invitandole a sostenere la leadership produttiva italiana e garantendo condizioni vantaggiose alle imprese presenti sulla mappa di Italia Caput Mundi. Una rete di sostegno reale e concreta per l’impresa italiana, che disegna un unico ideale distretto grande quanto tutto il territorio nazionale, fatto di scambio di competenze, di conoscenze, di servizi, di innovazione, di formazione, di sperimentazione, di creazione, di comunicazione, creato per rafforzare la leadership stessa, ma anche poterla ulteriormente estendere”.
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