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La comunicazione è donna. Le pr italiane dicono no alle quote rosa!

09/04/2008

Più di 180 professioniste hanno preso parte al convegno nazionale promosso e organizzato da Ferpi a conclusione dell'Anno delle Pari Opportunità. Molto apprezzati gli interventi del neurofisiologo Rodriguez e di Gillian Waddell, presidente di Woman in Pr.

<Abbiamo scelto di parlare di "Donne e comunicazione" in un momento particolare della nostra vita (non mancano occasioni in cui si parla della scarsa presenza delle donne nei diversi settori imprenditoriali e istituzionali) non solo per ribadire che a differenza di altri settori della vita politica e economica la donna e' protagonista e presente in maniera significativa nel mondo della comunicazione, ma soprattutto per aprire un confronto con i colleghi e capire, anche attraverso le testimonianze di alcune tra le più affermate e autorevoli professioniste italiane, quanto la comunicazione ed in particolare le relazioni pubbliche siano cambiate e quanto la donna, con le sue caratteristiche personali e le capacità professionali abbia contribuito a questa evoluzione>.
Con queste parole Celeste Bertolini ha aperto i lavori del convegno nazionale promosso e organizzato lunedì scorso, 7 aprile, a Roma dal gruppo di lavoro "Donne in Comunicazione" di Ferpi. <La conoscenza e il confronto sono alla base di ogni relazione ed è per questo che abbiamo voluto fortemente questo incontro: per capire quali sono le dinamiche che hanno portato la donna ad occupare posizioni di rilievo in un settore così strategico e vitale della nostra economia: quello della comunicazione>.

L'invito di Ferpi è stato accolto da più di 180 professionisti (tra cui anche molti uomini) che hanno seguito con grande interesse e attenzione gli interventi del Neurofisologo Guido Rodriguez e della presidente di Woman in Pr, l'organismo femminile del Cipr, l'associazione dei pr inglesi  che hanno sviluppato le due riflessioni introduttive. Guido Rodriguez, Direttore di Neurofisiologia Clinica dell'Università di Genova che ha cercato di rispondere alla domanda: ci sono differenze tra il cervello della donna e dell'uomo per quanto attiene alle modalità di comunicare? Citando alcuni studi ha affermato: "Sulla base di differenze che risiedono nei meccanismi cerebrali che sottendono all'empatia ed ai comportamenti a questa correlati, si potrebbe anche giustificare la maggiore disponibilità delle donne per attività legate alla comunicazione". Per Gillian Waddell, Presidente CIPR Women in PR Group: "Dobbiamo supportare e incoraggiare l'entrata delle giovani donne nelle PR per garantire loro un ruolo di lungo termine nelle PR ".

Nella seconda parte della mattinata, la tavola rotonda condotta dal giornalista Rai Andrea Vianello, sul tema "Noi donne nelle relazioni pubbliche: la nostra esperienza". Sulle poltroncine dell'elegante salotto da talk show della scenografia allestita dall'agenzia Gentil, si sono accomodate Anna Adriani, Direttore Relazioni Esterne illycaffè; Maria Elena Caporaletti, Vice President Communication and Public Affairs Poste Italiane; Silvia de Blasio, Direttore Relazioni Media e Comunicazione Corporate Vodafone Italia (molto apprezzato il video con cui ha aperto l'intervento prodotto da Net tv, la coportare tv di Vodafone); Ketty Tabakov, Relazioni Esterne Edison; Roberta Visigalli, Responsabile Marketing e Comunicazione Consorzio PattiChiari e Fabio Bistoncini, Responsabile dei Rapporti Istituzionali di FERPI.
La giornata si era aperta con il saluto del presidente di Ferpi Gianluca Comin. "Ferpi – ha detto il presidente dei relatori pubblici italiani - è composta al 58% da donne e questa nostra "anima femminile" ci ha spinto a promuovere negli anni tante iniziative, compreso l'incontro di oggi. Le comunicatrici hanno spesso una "marcia in più" e per questo hanno contribuito, nella nostra professione, alla creazione di una leadership più moderna, più coraggiosa, più preparata alle nuove sfide che le trasformazioni in atto ci impongono. L‘attitudine all'analisi, la spiccata capacità di risolvere il problema, di portare innovazione e creatività, la trasparenza e la determinazione nel sostenere le proprie idee, sono, a mio avviso, gli elementi che rendono l'approccio femminile più pragmatico ed efficace".
La Comunicazione è un settore in grande crescita nella nostra economia e nella società, e il ruolo delle donne in questa professione è un tema particolarmente attuale che vanta un primato e un trend molto positivo: gli uffici di relazioni pubbliche assistono a una vera e propria "colonizzazione" femminile. Più precisamente, una ricerca realizzata dal Censis, ha evidenziato che, nelle aziende italiane medio-grandi, la Comunicazione e l'Ufficio Stampa si caratterizzano, oggi, per una netta predominanza di donne con il 71% (area Comunicazione)  e il 74% (Ufficio Stampa). La ricerca ha messo inoltre in luce che le donne in carriera in questo ambito raggiungono sempre più i vertici della piramide organizzativa: 77,8% rispetto al 38,9% del 2002.
Si tratta, tra l'altro, di una vera e propria peculiarità di questo settore in quanto nei vertici delle altre funzioni aziendali si continua a riscontrare una netta predominanza maschile.
Il Convegno, che si è svolto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche per la Semplificazione, la Comunicazione e le Pari Opportunità del Comune di Roma si è avvalso del contributo di Vodafone Italia, Consorzio PattiChiari e Hassler Roma.
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