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La Ferpi al seminario sulla comunicazione della responsabilità sociale del Global Compact
04/02/2004
Comunicare la responsabilità sociale d'impresa: paradosso o necessità ineludibile ?Mentre l'Economist si chiede se il fenomeno della responsabilità sociale d'impresa si stia esaurendo, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Cittadinanza Attiva, il movimento di partecipazione civica che opera per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini, organizzando il 2 febbraio scorso il secondo seminario del Global Compact Italian Network ne hanno riaffermato l'ineludibilità intravedendo nel miglioramento e nell'affinamento degli strumenti di comunicazione di CSR l'unica valida risposta delle imprese etiche ai clamorosi eventi che stanno minando la credibilità del mondo imprenditoriale nei confronti dei risparmiatori e dei consumatori.Al seminario, centrato su una serie di interventi a carattere metodologico cui hanno fatto seguito la presentazione di esperienze di comunicazione da parte di imprese e istituzioni , hanno preso parte Giovanni Moro Presidente di Cittadinanza Attiva, Marco Frey della Scuola Superiore di Sant'Anna, Fabrizio Paloscia della Regione Toscana, Franco Malagrinò di Unipol e Davide Dal Maso del Forum della Finanza.Per Ferpi, presente all'incontro, il seminario è stata un'importante occasione per anticipare il progetto di lavoro sulla CSR che sta coinvolgendo studiosi, professionisti e direttori della comunicazione di dodici grandi imprese con l'obiettivo di redigere il primo manuale sulla comunicazione di CSR per gli operatori di relazioni pubbliche.Il seminario è stato anche l'occasione per riaffermare la posizione di FERPI su questa tema considerato un importante fattore competitivo per le imprese e una grande opportunità per consolidare la funzione di relazioni pubbliche nelle organizzazioni a patto però che questa formula organizzativa possa mantenere inalterato il proprio peso strategico e non venga ridotta (come purtroppo sembra stia accadendo) ad una semplice questione di immagine.Perché ciò avvenga è necessario che la politica di CSR sia voluta dal vertice d'inmpresa, che sia correlata all'identità dell'impresa e che sia basata su comportamenti (e non su intenzioni) comunicati con gli (e non a gli ) stakeholder in quella logica di dialogo e di simmetria che caratterizza la comunicazione di CSR. Occorre pertanto che i relatori pubblici vengano coinvolti nel processo di CSR a monte, cioè a livello strategico per gestire la fase di ascolto delle aspettative degli stakeholder e coordinare le politiche e i programmi di CSR così da garantirne coerenza e monitoraggio costante.Nicoletta CeranaScarica qui il programma aggiornato dell'incontro