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La presenza di migranti nel nostro Paese è una nuova sfida anche per le rp

25/10/2007
La presenza di immigrati e di migranti nella società italiana obbliga a ripensare l'impresa, il modo di gestirla e la comunicazione in relazione alle esigenze di pubblici così diversi per lingua, cultura ed esigenze. E' quello che si è proposto tre anni fa il progetto WelcomeBank di Etnica. La società ha cominciato ad analizzare la situazione nel mondo bancario per arrivare poi a promuovere il festival dell'economia interculturale. I contributi relativi all'ultima edizione del progetto sono stati raccolti in un volume scaricabile integralmente. Di seguito la presentazione.
WelcomeBank, promosso nel 2003 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e da Etnica, il network per l'economia interculturale. Il primo risultato, datato 2005, è costituito dalla pubblicazione "Il risparmio invisibile" , che è stata successivamente citata in tutte le ricerche pubblicate in Italia sulla relazione tra le banche e i migranti (tra le altre, nel 2006 Newsfin Bocconi, Censis e Abi). Il secondo prodotto del 2006 è invece la ricerca "Imprese di migranti", in cui si è affrontato il tema dell'imprenditorialità straniera. L'osservazione è dunque passata dal lato della domanda (il migrante come fruitore di servizi finanziari) al lato dell'offerta (il migrante come erogatore di servizi e produttore di beni). Il progetto WelcomeBank arriva quest'anno a ulteriore maturazione, con il coinvolgendo di nuovi partner, tra cui per primi la CCIAA di Biella e il Collegio Ragionieri Commercialisti di Biella, sino ad evolvere nel Festival per  l'Economia Interculturale che si sviluppa tra il 12 e il 20 ottobre 2007 tra Milano, Torino, Biella e Cossato.
Il volume che avete tra le mani si avvale della collaborazione di un gruppo esteso di persone. I tre curatori integrano approcci e prospettive diversi, spaziando dalla letteratura accademica, l'esperienza consulenziale e la progettazione partecipata pubblica. I contributi raccolti nell'opera comprendono inoltre riflessioni di migranti (poeti, consumatori, etc.) e di altri ricercatori sui temi delle migrazioni, integrando una lettura sociologica, economica e psicologica. "Stili migranti". Stili di vita, di consumo, di risparmio e d'impresa. In questo lavoro, infatti, lo spettro di osservazione si estende, per cercare di cogliere le trasformazioni socio-economiche che la multiculturalizzazione della società italiana stimola quotidianamente. Un primo passo per delineare quali possono essere gli strumenti e le strategie per servire e valorizzare i migranti quali nuovi cittadini. Nuovi cittadini, protagonisti della nuova economia. Un'economia che già oggi è multiculturale ma che necessita degli strumenti giusti per diventare interculturale, e quindi luogo di accoglienza, rispetto, servizio, valorizzazione e responsabilizzazione di tutte le identità. Interculturalità riprodotta, nel suo piccolo, anche da questo volume che, come ricordato, è frutto dell'incontro di esperienze, conoscenze, pensieri e identità tra loro differenti. La prima parte sviluppa il sistema di domanda e offerta di welcome marketing. Nel primo capitolo si affronta la specificità del consumo dei migranti, anche alla luce delle ricerche di mercato condotte negli ultimi anni. Il secondo capitolo prosegue con una tracciatura dell'evoluzione storica degli approcci di marketing rivolti al mercato straniero. In questo contesto sono dibattuti sia gli approcci storici, e per certi versi anche datati, sia le prospettive emergenti e le potenziali traiettorie future. Nella seconda parte, invece, si approfondiscono alcuni temi di rilievo crescente nel contesto del welcome marketing. Il terzo capitolo si riferisce all'islam, oggi più che mai esposto a curiosità, mistificazione e pregiudizio.Il tema è trattato integrando una lettura socio-politica con una riflessione anche di natura manageriale per le imprese che si rivolgano a questo specifico mercato. Nel capitolo quarto, poi, si approfondisce un'area di confine della migrazione, quella delle cosiddette seconde generazioni (o G2), rappresentate dai figli di migranti. Area di confine perché, in molti casi, si tratta di persone nate e cresciute, o almeno educate, nel nostro paese. E, nonostante questo, considerate ancora come "straniere". Il capitolo quinto chiude con la raccolta di alcune poesie a cura di artisti stranieri riuniti nell'associazione Eks&Tra. Attraverso le parole dirette di alcuni migranti, per altro espresse in lingua italiana, si passa attraverso una breve, ma significativa, sintesi di riflessioni che riguardano l'esperienza di essere cittadini e consumatori nel nostro comune paese.
Infine, la terza parte propone una rilettura dei temi affrontati nelle due prime sezioni dell'opera, con specifico riguardo allo spaccato territoriale biellese. Le riflessioni raccolte nascono da un lavoro empirico originale, che indaga i comportamenti di consumo, le abitudini di vita e le opinioni degli stranieri residenti a Biella e provincia. Ai curatori e agli autori va il nostro ringraziamento nella speranza che queste pagine possano rivelarsi utili agli operatori economici e bancari, per diventare così occasione per ripensare e riprogettare prodotti, servizi, luoghi, media, eventi, imprese. E creare nuovo valore economico, sociale e culturale.
 
 
Luigi Squillario, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
Gianfranco De Martini, presidente della C.C.I.A.A. di Biella
Mario Rovetti, presidente del Collegio Ragionieri Commercialisti di Biella
Enzo Mario Napolitano, presidente di Etnica
 
 
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