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La pubblicità ama la rete

06/06/2006

Esce uno studio della firm GroupM che riporta lo stato dell'arte dell'advertising sui giornali cartacei rispetto a quella che passa per la rete. E la net advertising supera i vecchi media.

Addio vecchi media. Anche se gli esperti continuano a dire che il futuro è nella convergenza tra vecchio e nuovo e che i giornali di carta non moriranno mai, questi ultimi continuano ad attraversare una profonda crisi. E la pubblicità piano piano si disaffeziona.
Secondo il report della firm britannica GroupM, la pubblicità passa e passerà sempre di più attraverso i nuovi media. La net advertising sorpassa infatti quella cartacea, controllando il 13,3% del mercato totale inglese contro il 13,2%.
Per Internet è un grande risultato, soprattutto se si considera che allo studio è sfuggita la cifra stimata di 1 miliardo di sterline riferibile alla "affiliate advertising", vale a dire la pubblicità non intercettabile perchè presente in piccoli siti. Potere della banda larga, merito di Google, colpa della crisi della carta. GroupM, nella sua analisi, si lancia anche in previsioni future, dichiarando che l'industria della cosiddetta "mobile advertising" nel futuro conoscerà una crescita esplosiva.
Henry Rowe, Ceo del colosso mediatico Care Digital, sostiene che l'80% del consumo mediatico nei prossimi tre o quattro anni sarà digitale e il segmento del mercato che "tirerà" maggiormente sarà quello della tv digitale. Infine, sempre secondo la diagnosi di Rowe, la forma di pubblicità che dominerà il settore sarà la cosiddetta paid-for search advertising.
Emanuela Di Pasqua - Totem
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