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La pubblicità etica al centro del Premio San Bernardino

11/11/2016

Assegnati i riconoscimenti per le migliori pubblicità socialmente responsabili. Sono stati Samsung, in collaborazione con il Moige, e Frascati Scienza ad aggiudicarsi il riconoscimento. Dopo la cerimonia il convegno dedicato all’Unconventional communication come risorsa per il no profit.

 

Si è tenuta, venerdì 11 novembre, la cerimonia dell’assegnazione del Premio S. Bernardino sulla pubblicità socialmente responsabile. Sono stati Samsung, in collaborazione con il Moige, e Frascati Scienza ad aggiudicarsi il riconoscimento assegnato nell’Aula Giubileo della Lumsa di Roma.

Per la capacità di affrontare in maniera efficace il tema molto attuale e drammatico del cyber bullismo è stata premiata la campagna “#Off4aDay” di Samsung realizzata da Leo Burnett nella categoria delle aziende “profit”.

Per la categoria “non profit” il riconoscimento è stato assegnato al video “Pillole di Scienza #1” di Frascati Scienza, realizzato in occasione della Notte dei ricercatori 2016 (sceneggiatura e regia di Alessio Lauria), una sorta di viaggio tragicomico all’interno della cattiva informazione scientifica che porta tutti a barcamenarsi tra numeri, ricerche, report e dichiarazioni degli istituti scientifici più o meno accreditati di tutto il mondo.

Il Premio Giovane Pubblicitario 2016 è stato assegnato a Francesca Meloni, dell’Istituto Frammartino di Monterotondo, indirizzo grafico pubblicitario, per il progetto “Il futuro è nella nostra ricerca”. Il riconoscimento è stato assegnato, come si afferma nella motivazione letta da Stefania Pozzi, Operation manager di AriSLA, per “La capacità di elaborare in modo creativo e personale il messaggio di invito a donare il 5x1000 a sostegno della ricerca scientifica sulla SLA promossa da AriSLA, interpretando i valori e la mission della Fondazione”. La studentessa svolgerà uno stage presso una prestigiosa agenzia pubblicitaria.

Per l’edizione del 2016, la Commissione esaminatrice ha operato la scelta in una rosa già selezionata dal panorama pubblicitario italiano di 11 campagne.

Nel pomeriggio, si è poi tenuto il convegno scientifico “Unconventional communication: una risorsa per il non profit?”: per la prima volta nell’ambito del Premio S. Bernardino è stata avviata un’attività di ricerca e confronto sui temi della comunicazione con l’obiettivo di sviluppare un dibattito nel mondo accademico e degli operatori dei media.

I lavori, coordinati dalla pubblicitaria e saggista Annamaria Testa, sono stati aperti dal saluto introduttivo di Nataša Govekar, direttore del Dipartimento teologico-pastorale della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede che è partner dell’iniziativa insieme al Pontificio Consiglio per la cultura. Hanno fatto seguito gli interventi di docenti universitari - Paolo Peverini (Università Luiss), Gautier Druart (Università di Lille), Francisco Perez-Latre (Università di Navarra), Gennaro Iasevoli (Lumsa) - ed esperti di comunicazione: Pietro Greppi (Consulente per l’etica in comunicazione), Fabio Ventoruzzo (Ferpi – Federazione Relazioni pubbliche italiana), Alberto Contri (Fondazione Pubblicità Progresso) e Bruno Ballardini (autore di “Gesù lava più bianco”). Al centro del confronto l’esame, anche attraverso l’esperienza di vari Paesi europei e del mondo, delle forme di comunicazione non convenzionale come strumenti particolarmente adatti al mondo del no profit per veicolare messaggi di rilevanza sociale.
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