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La tempesta perfetta: come affrontare la grande crisi

25/01/2012

Tra meno di 20 anni dovremo affrontare una combinazione di fattori demografici, climatici, energetici e politici che potrebbero causare una crisi senza precedenti: la tempesta perfetta appunto. In questa situazione la comunicazione sarà uno strumento essenziale, come raccontano _Gianluca Comin_ e _Donato Speroni_ nel nuovo libro, _2030. La tempesta perfetta._

Un documento di scenario pubblicato dal governo inglese prevede per il 2030 la “tempesta perfetta”. Una grande crisi prodotta dalla combinazione di fattori demografici, di cambiamenti climatici, di difficoltà energetiche, di carenze di acqua e cibo in un contesto di politica internazionale debole e divisa cambieranno profondamente la faccia del Pianeta. Partendo da queste previsioni, Gianluca Comin e Donato Speroni, due autorevoli protagonisti della comunicazione italiana, hanno esaminato cosa sta accadendo nei diversi ambiti che concorreranno a generare la “tempesta perfetta”.
La scienza sta già dando un grande contributo nell’affrontare i rischi della “tempesta perfetta”, con progressi enormi nel campo dell’energia, dell’informazione, della sostenibilità. Ma non è detto che ciò sia sufficiente: le tecnologie Grin (genetica, robotica, informatica, nanotech) cambieranno la vita dell’uomo entro il 2050, addirittura creando una nuova specie umana “potenziata” da innesti con le macchine (con tutti i rischi connessi). Ma ben difficilmente potranno risolvere i problemi che ci capiteranno addosso nei prossimi vent’anni. Anche l’offerta energetica cambierà molto lentamente. L’aumento di almeno due gradi di temperatura del Pianeta è ormai inevitabile e molti Paesi stanno già correndo ai ripari.
“Ce la faremo? In tutta onestà non siamo in grado di prevederlo: le incognite sono tante”, scrivono gli autori nel capitolo conclusivo. Per evitare le conseguenze più nefaste della “tempesta perfetta” molto dipenderà dalla politica e dalle risposte di cittadini, imprese e organizzazioni sociali. Le sfide che i governi del mondo hanno di fronte nei prossimi vent’anni sono enormi. Per farlo saranno importanti i progressi della tecnologia e le scelte della politica. Ma sarà impossibile fronteggiare “la tempesta perfetta” senza una profonda ridiscussione dei meccanismi di informazione e di creazione del consenso dei cittadini.
Nell’affrontare la “tempesta perfetta”, secondo gli autori, la comunicazione sarà uno strumento essenziale, in grado di costruire la fiducia e di compattare i cittadini attorno alle scelte difficili ma necessarie che ci attendono.
Il progresso tecnologico ha portato a un’evoluzione rapidissima e per certi versi inattesa del mondo della comunicazione: multicanalità, piattaforme alternative, linguaggi inediti hanno reso il consumo e la produzione di informazioni sempre più sofisticati e al contempo più accessibili ed efficaci.
Dalla guerra del Golfo del 1990, la prima guerra interamente televisiva, passando per l’11 settembre 2001, in cui i filmati amatoriali del crollo delle torri gemelle si sostituirono alle tv ufficiali, per arrivare alla primavera araba e alle proteste degli indignados, alimentate dai nuovi social media, abbiamo in pochi anni assistito al ribaltamento del modo di fare informazione.
Siamo entrati in un modello più orizzontale e partecipativo, in cui tutti possono produrre notizie e ciascuno è una cassa di risonanza per la circolazione delle informazioni. Un modello in cui imprese, istituzioni pubbliche, organizzazioni, attori sociali, gruppi e movimenti, singoli individui sono tutti interconnessi, interdipendenti, e ciascuno è potenzialmente un protagonista della comunicazione.
Proprio questo modello ha iniziato a mettere in crisi non solo l’informazione tradizionale, ma anche la rappresentanza politica, sindacale, di categoria.
Le parole d’ordine per rispondere a questa crisi sono, secondo gli autori, trasparenza e accountability. Termine inglese, quest’ultimo, cui non rende merito la semplice traduzione italiana in “responsabilità”, e che implica anche capacità di dialogo, rendicontazione, attenzione alla comunità, affidabilità.
Sono proprio queste le caratteristiche richieste alla comunicazione, in tempi di tempesta globale, per permettere a cittadini, aziende e politici di fare le giuste scelte e di attuarle con tempismo e decisione.
Per ulteriori informazioni visita il sito www.2030latempestaperfetta.it.

2030. La tempesta perfetta
Come sopravvivere alla grande crisi
G. Comin, D. Speroni
Rizzoli, 2012
pp. 235, 18,50 €
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