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Le imprese verso un efficace employer branding online

30/01/2013

Le maggiori aziende europee stanno incominciando a sfruttare i social media per attrarre talenti; sottovalutano, però, l’importanza delle questioni etiche e di responsabilità e il ruolo chiave degli smartphone nella ricerca di lavoro. Lo dimostra la nuova edizione degli _Employer Branding Online Awards,_ la ricerca condotta per il secondo anno consecutivo dalla società di consulenza _Lundquist._

Mentre l’Europa lotta per uscire dalla recessione, le aziende hanno bisogno di costruire online il proprio brand come datori di lavoro: la sfida consiste nell’andare oltre il semplice recruitment e orientarsi più all’uso di strumenti digitali come i siti corporate e i social media per aumentare la propria reputazione, sia nel mondo online, sia nel mercato del lavoro.
Dalla nuova edizione degli Employer Branding Online Awards emerge che il 30% dei top employers europei utilizza i social media per raggiungere i candidati, ma la maggioranza delle aziende ancora non affronta i temi di etica e di responsabilità nella sezione Carriera e non presta attenzione alle esigenze degli utenti che navigano in mobilità.
Allianz ha ottenuto 73,25 punti su 100 e conduce la classifica europea di quest’anno. Telecom Italia si piazza al secondo posto con 72,0 punti e Centrica al terzo con 67,75. Il premio best improver va invece a Siemens, che rispetto alla precedente edizione migliora la propria performance di 26,50 punti. Quarantadue società hanno ottenuto più di 50 punti, il punteggio minimo per un employer branding efficace; la media europea si attesta così sui 46 punti.
Condotta per il secondo anno da Lundquist, società di consulenza in comunicazione, la ricerca Employer Branding Online Awards analizza come le principali società europee usano il proprio sito corporate e i propri canali social per attrarre e trattenere i talenti. Lo studio si basa su un questionario cui hanno risposto oltre 450 professionisti e utenti di 57 diversi Paesi e su un protocollo di valutazione composto da 57 criteri, suddivisi in 13 sezioni per un totale di 100 punti.
L’edizione di quest’anno rivela un crescente interesse per l’employer branding online: molte aziende hanno chiare strategie digitali (o prevedono di implementarle), che sfruttano il potenziale dei canali online per comunicare il proprio brand come datori di lavoro ai dipendenti attuali e potenziali. Tuttavia, lo studio mostra anche quanta poca attenzione sia rivolta al modo in cui i potenziali candidati accedono alle informazioni, nonostante oggi un jobseeker su tre navighi in mobilità.
Gli analisti di Lundquist hanno scoperto che fra le aziende valutate solo 15 hanno pagine di Carriera ottimizzate per la visualizzazione da smartphone (ad es. versione mobile o sito in responsive design) e 6 hanno un sito mobile senza la sezione dedicata a chi cerca lavoro. Ciò significa che quasi l’80% delle aziende ha un sito web progettato solo per la navigazione da PC.
“Le aziende europee stanno guardando avanti e implementando nuove strategie digitali per attrarre e trattenere i dipendenti, ma molte sono ancora legate all’idea che gli utenti navighino seduti al proprio PC”, afferma Joakim Lundquist, fondatore della società di consulenza in comunicazione con sede a Milano. “Smartphone e tablet consentono agli utenti di cercare opportunità lavorative in metropolitana come in spiaggia, quindi è meno probabile che lo facciano seduti al proprio PC in ufficio. Le aziende europee non dovrebbero ignorare questo fatto.”
Clicca qui per leggere l’executive summary della ricerca.
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