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Le piccole e medie imprese e la CSR: l'etica non è solo una 'moda'

23/11/2006

Si è tenuto a Genova un convegno organizzato dall'agenzia Chiappe Revello, in collaborazione con FERPI e Confindustria, dedicato al tema dei comportamenti socialmente responsabili delle PMI. Ecco una sintesi dell'incontro che si è concluso con la premiazione del 'Bando Aldo Chiappe' per le migliori tesi sul rispetto dell'etica nella pratica professionale.

L'agenzia Chiappe Revello Publicis PRCC (public relations and corporate communications) group dopo il convegno organizzato nel giugno 2005 per festeggiare i 20 anni di attività, ha voluto riprendere un tema a lei caro, quello dell'etica, questa volta per sensibilizzare e coinvolgere il mondo delle imprese, in particolare le piccole e le medie. Come già annunciato, l'appuntamento, tenuto a Genova mercoledì 21 novembre u.s. e organizzato in collaborazione con Confindustria e FERPI, ha approfondito le tematiche legate alla Corporate Social Responsability. La CSR in pratica è un sistema di norme che sanciscono l'aderenza a specifici standard di responsabilità sociale: il rispetto dei diritti dei lavoratori, la sicurezza e la salubrità del posto di lavoro, la protezione dei minori dallo sfruttamento, il monitoraggio e il continuo miglioramento delle condizioni generali di gestione e valorizzazione del patrimonio umano. Dopo l'introduzione curata da Rossana Revello, presidente Chiappe Revello Publicis PRCC Group, la parola è passata a Francesco Perrini professore associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università Bocconi di Milano. "Il dibattito sulla CSR è in costante evoluzione e dura ormai da tempo sufficiente a escludere che si tratti di una moda passeggera", è stato il suo esordio. La CSR rientra tra le priorità strategiche dell'Unione Europea dal Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 alla nuova Comunicazione del marzo 2006, e il numero di governi nazionali coinvolti nella promozione e diffusione della CSR è in crescita, ha ricordato Perrini. Tuttavia la ricerca sulle strategie e modelli di CSR a livello di PMI è ancora in uno stadio embrionale. Eppure metà delle PMI europee sono coinvolte in azioni socialmente responsabili, correlate positivamente con la dimensione: il 48% per le microimprese (fino a 10 addetti) il 65% per le piccole (da 10 a 50 addetti), il 70% per le medie imprese (da 50 a 250 addetti). "Le PMI europee tendono a definire ordini di priorità concentrandosi su un numero ristretto di temi/attività rilevanti, generalmente relativi agli impatti ambientali delle attività aziendali e al coinvolgimento nella comunità locale" secondo Perrini, e "tendono a essere più attive negli ambiti della CSR quanto più sono integrate in un network di relazioni, focalizzate sulla qualità, in contatto con Paesi esteri e nei settori a elevati impatti ambientali o elevata intensità di capitale intellettuale". Le relazioni sociali portano un patrimonio di valori intangibili quali reputazione, fiducia, legittimità e consenso. "Diviene fondamentale fornire alle PMI indicazioni e strumenti per l'implementazione di politiche, processi, comportamenti socialmente responsabili, basati sul capitale sociale accumulato" è stata la sua conclusione. Qui è possibile scaricare la presentazione di Francesco Perrini (.ppt)E' seguita una tavola rotonda sulla responsabilità sociale per le Piccole e Medie Imprese, moderata dal giornalista de Il Sole 24 Ore Franco Vergnano.Di rilievo l'intervento di Toni Muzi Falconi, founding chair Global Alliance for Public Relations and Communication Management, il quale rivolgendosi alle imprese ha spiegato in che cosa si traducano, concretamente, i comportamenti socialmente responsabili: "In sostanza i vostri fornitori preferiscono lavorare con voi piuttosto che con i vostri concorrenti perché li pagate nei tempi giusti; i vostri dipendenti non vi lasciano per la concorrenza perché li trattate meglio; i vostri distributori vi privilegiano rispetto ai concorrenti perché si sentono parte integrante dei vostri processi operativi; i vostri clienti vi preferiscono perché le soluzioni che proponete sono più efficaci; i vostri partner vi preferiscono perché siete più affidabili e così via..." L'azienda acquista valore operando ogni giorno sul mercato con questi comportamenti virtuosi, prosegue Muzi Falconi: "Ed è proprio questo riconoscimento ad accrescere la vostra reputazione e anche per una piccola impresa o per una media impresa il valore della reputazione è costituito in larga parte dalla qualità dei sistemi di relazione con i suoi pubblici influenti."
 Qui è possibile scaricare l'intervento integrale di Toni Muzi Falconi (.doc) 
Alla tavola rotonda sono intervenuti anche Roberto Zangrandi, presidente del "CSR Manager Network", con una relazione intitolata 'Dalla Csr d'impresa a quella di filiera, comparto o territorio' che è possibile scaricare da qui (.ppt), Marco Piervenanzi, direttore della cooperativa sociale Palm Work & Project ONLUS, Giampaolo Rossi del Centro Ligure per la Produttività della Camera di Commercio di Genova. Il bando "Aldo Chiappe"In chiusura di mattinata sono stati premiati i primi studenti vincitori del bando Aldo Chiappe su "Il rispetto dell'etica nella pratica professionale", istituito proprio dall'agenzia Chiappe Revello in omaggio al suo co-fondatore, il pioniere delle relazioni pubbliche in Italia.Era presente il professor Giorgio Sola, ordinario di Scienza Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova. I premiati sono Luca Briasco e Roberta Conte della facoltà di Scienza della Formazione, il primo autore di una tesi su "Etica professionale e marketing", la seconda su "L'etica del formatore nella Pubblica Amministrazione. Il caso INAIL".Per maggior informazioni:Chiappe Revello (Publicis PRCC Group)Ufficio stampa: Riccardo Masnataemail: r.masnata@chiapperevello.itmob (+39) 328 6654792 
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