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Le relazioni pubbliche crescono anche in qualità. In libreria il nuovo manuale di Emanuele Invernizz

22/03/2005

Pubblichiamo un commento di Toni Muzi Falconi e la scheda di presentazione del libro.

Se qualcuno intendesse valutare la maturazione delle relazioni pubbliche in Italia in questi ultimi cinque anni (partendo per comodità dalla rinascita di Ferpi del Giugno 2000), potrebbe indifferentemente scegliere indicatori assai diversi:- quantitativi come:

il numero dei relatori pubblici (da 70 a 90 mila)
le risorse investite annualmente dalle organizzazioni (da 10 a 15 miliardi di euro)
l'affollamento delle aule universitarie ove si insegna la materia (da poche a decine di migliaia di iscritti)
il ruolo raggiunto dai direttori della comunicazione negli organigrammi delle principali organizzazioni e i loro compensi (da 60 a 100 fra le prime 100 in cui sono collocati in prima linea dal vertice a una media di 300 mila euro di compenso lordo anno contro i 150 di cinque anni fa).... e tanti altri.
Ma, e questo è assai più rilevante, ci sono anche rilevanti segnali qualitativi come la presenza italiana ai massimi livelli nella comunità internazionale Global Alliance, ma anche Cerp, Ipra, Euprera, Prime e Cipi..), un portale tematico e dinamico punto di riferimento di permanente di professionisti, docenti, studenti e curiosi; così come una verticale caduta di frequenza di incomprensioni e di vere e proprie criminalizzazioni delle rp da parte dei media più autorevoli oppure il vorticoso crescere di incarichi universitari affidati ai nostri migliori professionisti.Fra questi indicatori più qualitativi il segnale forse più rilevante, perché non passeggero, è da qualche giorno sotto gli occhi di tutti:provate a comparare la prima edizione del 2001 del manuale di relazioni pubbliche di Emanuele Invernizzi (nella foto), unico professore ordinario nel nostro Paese ad insegnare la materia, con la seconda appena fresca di stampa a 5 anni di distanza.Dire che è il giorno e la notte sarebbe far torto alla prima edizione e sottolinearne soltanto le fragilità... ma è solo legittimo puntiglio e orgoglio d'autore che hanno spinto Invernizzi a definire 'seconda edizione' quanto è appena uscito per i tipi di McGraw Hill (euro 31,50).A tutti gli effetti il manuale riflette una fortissima maturazione culturale, declina con linguaggio comprensibile i passaggi anche più complessi, accompagna per mano il lettore poco esperto tra i meandri di una disciplina che si va quotidianemente articolando mentre acquisisce potere e rilevanza nella gestione delle organizzazioni.E' insomma una lettura piacevole e obbligata anche per i più esperti, per coloro che, a torto, pensano di sapere già tutto.Vivaddio non è un libro autoctono e provinciale, come la gran parte dei ghirigori che pur continuano ad essere pubblicati.. quasi che la comunicazione delle organizzazioni l'avessero inventata gli italiani. Il lavoro di Emanuele tiene conto della migliore letteratura americana, anche se avrebbe potuto maggiormente considerare anche la ormai fiorente letteratura europea e asiatica....sarà per la terza edizione.(tmf)
Ecco la scheda del Manuale di relazioni pubbliche. Le tecniche e i servizi di base, a cura di Emanuele Invernizzi.
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