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Le Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo

30/07/2008

L’apertura delle frontiere di mercato tra i Paesi del Mediterraneo prevista per il 2010 inaugura una nuova stagione per le RP che sono chiamate a sostenere e supportare questa nuova fase di sviluppo politico, economico e sociale. Un primo ed importante passo è stato già fatto: la nascita di CE.R.RP.MED. il Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo.

L’apertura delle frontiere di mercato tra i Paesi del Mediterraneo prevista per il 2010 ha dato nuovo impulso all’attività di relazioni economiche tra le imprese, le istituzioni e le associazioni di categoria che vi operano. Questa situazione inaugura una nuova stagione anche per le relazioni pubbliche che sono chiamate a sostenere e supportare questa nuova fase di sviluppo politico, economico e sociale.


Lo scenario che si va delineando ha portato alla nascita di CE.R.RP.MED. (Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo) un’associazione non profit che ha lo scopo di analizzare lo stato delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione d’Impresa nell’area del Mediterraneo e creare una rete tra i professionisti che operano nei Paesi del Mediterraneo.


L’idea di dare vita ad un organismo di raccordo tra i relatori pubblici del Mediterraneo è della siciliana Amanda Jane Succi, che ha subito coinvolto nel progetto il collega napoletano Giancarlo Panico: la Sicilia e la Campania sono, di fatto, due delle regioni che più di altre, principalmente per la posizione geografica, hanno rapporti con i Paesi del Mediterraneo.


Ce.R.RP.Med ha iniziato a monitorare e studiare lo sviluppo della nostra professione nell’area mediterranea e verificare eventuali opportunità di crescita e di ulteriore sua applicazione in una logica di network da costruire nel tempo.


La riflessione che ha portato alla realizzazione del Centro Studi parte dall’osservazione che fino a qualche decennio fa ci si riferiva alla professione relazioni pubbliche come una disciplina esclusivamente di importazione americana, per il fatto a tutti noto che proprio dai sistemi anglosassoni, prima USA e poi Regno Unito, hanno preso forma le relazioni pubbliche.


“Oggi – afferma Amanda Succi – nulla togliendo alla paternità degli americani, ci siamo accorti che ogni continente, ogni paese, applica la professione relazioni pubbliche con delle sfumature tipicamente e necessariamente legate al paese stesso per innumerevoli motivi. Si scrivono testi e si enunciano casi e pratiche di Relazioni Pubbliche Europee e come ha sostenuto Vercic in un’intervista di un paio di anni fa, infatti, in Europa è possibile individuare delle nuances, dei “local pr flavours” che prima non erano né esistenti né percepibili. In sostanza, la particolarità risiede nell’esistenza di peculiarità della professione o del suo approccio in base alle caratteristiche del paese di applicazione. Quindi, come una volta non era pensabile concepire rp Europee in quanto necessitavano il pieno appoggio della fonte e dell’esperienza americana, ci si chiede se sia possibile ragionare nei medesimi termini nel contesto mediterraneo e pensare di individuare, nel tempo, le rp tipicamente legate all’area del Mare Nostrum”.
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