Ferpi > News > Le Relazioni pubbliche nel XXI secolo

Le Relazioni pubbliche nel XXI secolo

10/01/2012

Dove sono arrivate le ricerche e le conoscenze nel campo delle Rp a conclusione del primo decennio del ventunesimo secolo? Quale lo stato della professione? Una panoramica di _Anne Gregory,_ tratta da _Public Relations Review,_ fa il punto della situazione e offre numerosi spunti di approfondimento.

di Anne Gregory
Mi è stato chiesto di scrivere questo pezzo a seguito di un periodo di riflessione sul settore delle Relazioni pubbliche nel suo complesso. I miei pensieri si sono concentrati sulla condivisione di piattaforme Meet the Editor con un certo numero di colleghi, tra cui Ray Hiebert, editore di lungo corso di questa rivista e su un’analisi dei miei lavori realizzati per la mia rivista personale e per le pubblicazioni per cui scrivo come membro della redazione. Il pezzo ha trovato importanti spunti anche nelle mie partecipazioni a numerose conferenze accademiche di tutto il mondo, nel continuo coinvolgimento continuo con la comunità dei professionisti negli ultimi 10 anni e nel mio attuale ruolo di presidente eletto di Global Alliance.
Dopo il primo decennio del XXI secolo, è opportuno fare il punto nel nostro ambito. La lente principale attraverso la quale svolgo questa analisi, gli articoli che vengono sottoposti a riviste del settore, offre una panoramica su quali siano argomenti che occupano tempo ed energie degli accademici e su quanti pochi siano i professionisti che sottopongono il loro lavoro alle nostre pubblicazioni. Questo mio commento potrebbe anche parzialmente spiegare la scarsità dei contributi alle nostre riviste specializzate ed è certamente una richiesta di maggiore collaborazione.
Confesso che mi sono decisa a scrivere questo pezzo, in parte per la frustrazione per ciò che io considero alcuni problemi nel nostro campo di studi che non vengono onestamente affrontati, e in parte perché vedo molte possibilità che vengono sprecate. La mia speranza è che questo articolo stimoli il dibattito, magari anche un convegno, per affrontare alcuni dei temi sollevati. È guidato da un profondo desiderio di far progredire il nostro campo, che venga rispettato e si guadagni un posto come un settore accademico ed una professione degne di nota. Non cerco scuse circa la posizione io prendo in questo articolo ossia quella di un’accademica che ha trascorso molti anni nella professione e che si trova felicemente a cavallo felicemente tra l’università e coloro che lavorano in un mondo sempre più impegnativo e complesso. Il nostro campo accademico è nato dalla pratica professionale e la mia ambizione, senza alcuna vergogna, è che la pratica possa essere sempre più rigorosa e rispettata. Riconosco anche ci sono molte aree non tenute in considerazione in questo pezzo, ma sono fiduciosa che serva come punto di partenza affinché altri possano scavare sotto la superficie e scendere sempre più in profondità.

Clicca qui per scaricare l’articolo completo (in inglese).
Eventi