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Libro Bianco sulla Comunicazione: anche l'Associazione Italiana Comunicazione Pubblica appoggia la p

28/03/2006

Dalla Newsletter di Comunicatori Pubblici due interventi di Alessandro Rovinetti e Mario Morcellini.

Dalla Newsletter di  Comunicatori Pubblici del 17 e del 26 marzo 2006Un ulteriore stimolo a condurre, sino in fondo, la nostra battaglia."Coloro che ritengono la comunicazione pubblica non una tecnica ma una disciplina destinata ad incidere profondamente sulla riorganizzazione delle Amministrazioni, sulla qualità dei servizi e sulle relazioni con i cittadini, saranno soddisfatti del documento approvato dall'Unione Europea.Il Libro bianco sulla comunicazione pubblica in Europa che qualcuno si è già affrettato ad indicare come "insufficiente" (chissà quando finirà questa pessima abitudine di etichettare le cose ancor prima di conoscerle) conferma la validità delle scelte fatte dalla nostra Associazione in materia di strategie, obiettivi e strumenti.Questa identità di vedute rappresenta, nell'attuale fase in cui la comunicazione pubblica nel nostro Paese viene colpita da una legge Finanziaria che non distingue i risultati dalle chiacchiere, un ulteriore stimolo a condurre, sino in fondo, la nostra battaglia.Una battaglia che riguarda la nostra professione e non vedo a chi possa dispiacere che nella Pubblica Amministrazione si affermino professionisti. Ma è anche tesa ad affermare valori etici e culturali per le nostre Amministrazioni e le nostre comunità. Non può sfuggire il fatto che una buona comunicazione pubblica contribuisce a migliorare le relazioni con la gente e a far crescere nuove occasioni e opportunità per i nostri cittadini.Sarebbe una gravissima sconfitta per l'intero movimento degli innovatori pubblici se si dovesse tornare all'antico andazzo. Al tempo dei tuttologi e dei qualcosologi. Quelli, per intenderci, disponibili a "vendere" servizi pubblici come fossero saponette e viceversa.A chi interpreta queste nostre posizioni come un segnale di un neocorporativismo rispondo con le parole che Margot Wallström, Commissario Europeo alla Comunicazione, ha utilizzato per presentare il Libro bianco: "La comunicazione è innanzitutto e soprattutto una questione di democrazia. Comunicazione non solo come informazione ma come cultura del dialogo e della partecipazione, strumento per ascoltare e dare voce ai cittadini".Ancora una volta, dunque, dall'Europa ci viene un chiaro messaggio a fare e a fare bene."Dichiarazione di Alessandro Rovinetti, Segretario Generale dell'Associazione Italiana di Comunicazione Pubblica e Istituzionale.Più comunicazione, partecipazione e coinvolgimento per un'Europa dei cittadini. "Una lettura lungimirante e critica del rapporto tra Unione Europea e cittadini, che pone le 'buone pratiche' della comunicazione al centro del processo di condivisione dei valori e delle politiche, considerandola come strumento capace di ridurre le distanze e superare le reciproche diffidenze: così appare, da una prima analisi formale, il Libro Bianco. Su una politica europea di comunicazione adottato lo scorso 1 febbraio dalla Commissione.Un'esigenza avvertita, un atto dovuto dopo il riacutizzarsi di un senso di estraniamento e di scollamento dalla realtà europea da parte di coloro che dovrebbero contribuire a costruirla, i cittadini, emerso con più acume dopo la bocciatura in Francia ed in Olanda della Costituzione europea. Un primo passo, per quanto importante sia per l'analisi di scenario, sia per gli strumenti individuati, che non può restare il solo. Alla mitologia del progresso (ossia del punto di vista tecnocentrico, basato sulla percezione delle tecnologie comunicative come driver del cambiamento culturale delle amministrazioni) deve sostituirsi una sorta di rinascita dello spirito, fondata sulla  riconsiderazione del punto di vista umanistico e comunicativo. Una rinascita capace di alimentare le reti di relazioni interpersonali, nell'ottica di produrre una trasformazione delle forme del capitale sociale, generando un vero e proprio network culturale e mediale in grado di connettere i soggetti coinvolti, ad ogni livello. Potrebbe iniziare così una nuova fase nella vita della Comunità europea, più attenta alla valorizzazione dei cittadini e degli ambiti locali e più consapevole che i tempi sono maturi per dare un volto all'Europa senza rischiare come la vecchia letteratura statalista c'insegnava - l'anarchia. Erigere non muri, quindi, ma reti di conoscenza e competenza.Bisogna puntare su parole e concetti (condivisione, partecipazione, riduzione delle distanze, cooperazione) che appaiono ai cittadini come impegni per il futuro, facendo della comunicazione una componente indispensabile dell'accesso universalistico alla modernità. Non solo diritto passivo alla comunicazione e all'informazione, ma capacità di attivare meccanismi bi-direzionali, in uno scambio integrato di bisogni, esigenze, doveri ed aspettative.Le premesse lasciano ben sperare, deve attivarsi una volontà comune, dalla Comunità, agli Stati, alle Regioni e ad ogni singolo cittadino, di sentire l'Europa come una grande risorsa".di Mario MorcelliniPreside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università "La Sapienza" di RomaDi seguito riproponiamo gli ultimi interventi già pubblicati sul sito Ferpi relativi al dibattito sulle politiche di comunicazione dell'Unione e sui temi proposti dal Libro Bianco:L'Europa parli chiaro: le riflessioni di Franco Frattini sulle pratiche di comunicazione dell'Unione Pubblicata il 27/04/2005Contro la torre di Babele un Libro Bianco sulla comunicazione della UePubblicata il 03/05/2005Comunicare l'Europa: il convegno di Genova e il contributo offerto dalla FERPIPubblicata il 15/11/2005Il Libro Bianco sulla Comunicazione: a passo sicuro verso un'Europa comunicantePubblicata il 07/02/2006Assemblea Elettiva CERP (Confederazione Europea delle Relazioni Pubbliche) il 3/4 Marzo a Londra per ripartire alla grande, come parte integrante della Global AlliancePubblicata il 28/02/2006Alcuni argomenti per la discussione stimolati dal Libro Bianco sulla Comunicazione della Commissione EuropeaPubblicata il 07/03/2006Esprimete la vostra opinione sul diritto dei cittadini europei all'informazione e alla comunicazione Pubblicata il 07/03/2006Ferpi partecipa ad una Agorà italiana per discutere del Libro Bianco sulla Comunicazione della Commissione EuropeaPubblicata il 14/03/2006Libro Bianco sulla Comunicazione: prosegue il dibattito sul documento della Commissione Europea  Pubblicata il 14/03/2006
 
 
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