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L'Italia che comunica si incontra al Forum della Comunicazione

27/05/2010

Si avvicina il Forum della Comunicazione, previsto a Roma il 15 e il 16 giugno, all’Auditorium Parco della Musica. _Valeria Cecilia_ intervista _Fabrizio Cataldi_, amministratore e managing director di Comunicazione Italiana, che parla delle novità dell’edizione di quest’anno e del lancio del nuovo Business Social Media, dedicato innanzitutto alle aziende.

di Valeria Cecilia
I temi affrontati in questa terza edizione del Forum della Comunicazione sono il ruolo della comunicazione nell’ambito dell’internazionalizzazione, dello sviluppo del territorio e del turismo, la “vita digitale”, i cambiamenti nel mondo dell’informazione e il rapporto tra sostenibilità e impresa. Ma, racconta Fabrizio Cataldi, quest’anno c’è anche un nuovo filo rosso che attraversa il Forum, che è la proposta di integrare linguaggi di comunicazione differenti, oltre quelli tipici utilizzati nella comunicazione di impresa e istituzionale.
Quali sono i nuovi linguaggi di comunicazione proposti dal Forum?
Danza, musica, teatro e cinema. Abbiamo pensato che fosse utile riproporre, a fianco alla comunicazione d’impresa ed istituzionale, queste forme di comunicazione non verbali, che fanno riferimento alla comunicazione come fenomeno umano di base che per il loro valore semiotico, riescono a comunicare in modo più diretto ed emozionale.
E in che modo queste discipline si integrano ai temi del Forum e con la comunicazione delle organizzazioni?
Il focus di questa edizione del Forum è offrire punti di riferimento per guidare i cambiamenti rapidi della comunicazione e anticipare gli scenari. Siamo certi che una delle strade per escogitare nuovi modelli di comunicazione delle organizzazioni, passa dai linguaggi dell’arte (musica, danza, teatro e cinema). Quest’idea l’abbiamo voluta rappresentare nel programma del Forum, sia prevedendo l’esibizione di una compagnia di danza contemporanea all’apertura dei lavori, sia organizzando il primo spettacolo della comunicazione I Linguaggi del Comunicare che costituirà il cuore del programma del Galà della Comunicazione che si terrà la sera del 15 giugno.
Qual è l’obiettivo più importante che si pone il Forum della Comunicazione?
L’obiettivo è unico, ma con due risvolti, il primo è consolidare la comunità dell’Italia che comunica, catalizzando gli interessi dei vari player rafforzando il valore dell’essere in connessione. Il secondo risvolto è dare un’immagine di unità di tutto il nostro mondo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza di considerare la comunicazione uno dei principali asset del sistema paese.
Quali i prossimi progetti in questa direzione?
Nell’ambito del Forum presenteremo il nostro nuovo sito 2.0, che andrà a sostituire quello attuale di Comunicazione italiana, e che consentirà tutta una serie di servizi e strumenti a chi si mette in rete. Sarà dedicato soprattutto alle aziende, oltre che ai singoli manager. Infatti abbiamo pensato di organizzare la community non solo come una vetrina per promuovere la propria reputazione, ma ci saranno tutta una serie di strumenti operativi per il business, come la possibilità di organizzare promuovere e monitorare gli eventi. In sostanza chi si mette in rete nel nostro social network non sarà solo, come accade su Linkedin, per promuovere la propria carriera, ma per mettersi in contatto diretto con i propri utenti.
Nessun rischio in un eccesso di comunicazione on line?
No, Il nostro è un Business Social Media che agisce in modo cross-mediale: sulla carta stampata attraverso gli Atlanti dedicati alle singole comunità professionali, on line con i nostri siti, e di persona attraverso gli eventi. Ma oggi è più che mai decisivo ed efficace comunicare direttamente con i propri stakeholder, e i social network a tema consentono di comunicare in modo anche mirato. Non c’è dispersione e si raggiungono risultati con budget ridotti. Ad esempio, all’edizione 2009 del Forum, hanno partecipato circa 5mila manager: 2mila sono state coinvolte attraverso i grandi investimenti sui media tradizionali, mentre gli altri 3mila utenti li abbiamo portati al forum attraverso il nostro network, Linkedin e Facebook. La comunicazione diretta ha funzionato di più ed è costata meno.
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