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Magazine Ferpi: focus sulla comunicazione politica

17/01/2013

A poche settimane dalle elezioni, il nuovo numero del magazine della Federazione, _Relazioni pubbliche,_ dedica ampio spazio alla comunicazione politica ma anche al futuro della professione emerso a Melbourne fino alle Rp 3.0.

Se il 2012 ha rappresentato un anno ricco di novità per la comunicazione politica, il 2013 si annuncia come l’anno della svolta. Mario Rodriguez firma l’articolo di apertura del nuovo numero del magazine, Relazioni pubbliche, a cui seguono interventi dei più autorevoli colleghi del settore cui si aggiungono tre interviste esclusive: quella alla politologa Sofia Ventura, a Paolo Messa e al consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica, Pasquale Cascella. Nel giornale ampio spazio anche alle ultime novità di cultura professionale con un ampio resoconto dell’ultimo World PR Forum da cui è venuto un nuovo e importante documento per la professione, il Mandato di Melbourne. Per la rubrica corporate spazio a Poste Italiane per un bilancio delle celebrazioni per il 150° e un’intervista a Simona Giorgetti. Temi introdotti nell’editoriale del magazine, che riproponiamo integralmente, in cui il direttore lancia l’idea delle Rp 3.0.
Il nuovo anno si apre con una sfida epocale per le Relazioni pubbliche che viene, come espresso chiaramente nel Mandato di Melbourne – per la prima volta nella storia – “dall’accesso dei pubblici della comunicazione alla comunicazione stessa come protagonisti”. I nostri pubblici sono diventati essi stessi comunicatori. Cosicché quel “governo delle relazioni” che a molti, troppi, per tanto tempo è sembrato teoria lontana dalla pratica, sta divenendo un imperativo irrinunciabile per le organizzazioni più diverse, dalle più piccole alle grandi società per azioni. I nostri pubblici, a differenza del passato, sono “always in”, sempre in relazione tra di loro, con le aziende, con i media. Un cambio di paradigma che apre una nuova era per la funzione e la professione delle Rp. Oggi possiamo parlare, a ragione, di Rp 2.0. Se le digital Pr erano state il campanello d’allarme di una rivoluzione appena cominciata, l’accessibilità 24/7 ha cambiato la prospettiva operativa. Il futuro è adesso, parafrasando un recente messaggio del Presidente Patrizia Rutigliano e la campagna elettorale sarà il primo e importante banco di prova per la nostra professione come lo è stato per i colleghi d’oltreoceano nelle recenti presidenziali americane. Quella comunicazione politica considerata sempre cenerentola sta diventano, nella società delle campagne permanenti, il banco di prova “professionale” attorno cui ruota e ruoteranno sempre di più anche le altre funzioni specialistiche. Ne parliamo nell’ampio focus di primo piano dedicato alla comunicazione politica dando voce ad alcuni dei più autorevoli esperti in materia. Da Melbourne è venuta anche un’altra importante indicazione sul futuro della comunicazione: la necessità di parlare del “carattere” dell’organizzazione vista sempre di più come un’entità vitale di cui la comunicazione, nella network society teorizzata da Manuel Castells, ne rappresenta l’anima. Come saranno le Rp del futuro e cosa ci aspetta? Difficile saperlo. L’unica certezza è la necessità di una community professionale forte che sia allo stesso tempo punto di riferimento e luogo di confronto, dibattito e crescita. E’ l’obiettivo che si è data Ferpi avviando una radicale quanto necessaria revisione del modello associativo sviluppata attraverso una campagna d’ascolto dei soci ma anche non soci e che porterà nei prossimi mesi all’assemblea straordinaria.

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Giancarlo Panico
Vladimiro Vodopivec
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