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MIXITè, il multiculturalismo dei consumi

23/11/2009

In un'Italia sempre più multilinguistica, multireligiosa, multiculturale e multietnica, un convegno per capire quale ricchezza possa nascere dall'incontro e dalla contaminazione.

Esiste un consumo meticcio? Il meticciamento in atto nella società italiana sta cambiando il marketing e la comunicazione? Il marketing può accompagnare la formazione di una società meticcia?


Di questi e altri argomenti si parlerà nel convegno MIXITé – Marketing e Società meticcia, che si terrà giovedì 10 dicembre 2009 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Biella.


L’evento, promosso dalla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e da Etnica, il network per l’economia interculturale, in collaborazione con l’ Università Bocconi, la Biblioteca di Città Studi – Sezione Economia Interculturale e l’Itcs E.Bona di Biella, vedrà la partecipazione di Vincenzo Mario Bruno Giorgino, docente di Sociologia dell’ Università degli Studi di Torino, Luca Massimiliano Visconti, direttore del Master in marketing e comunicazione Università Bocconi, Maria Cristina Martinengo, docente di Sociologia dell Università degli Studi di Torino e membro del comitato di redazione della rivista Micro&Macro Marketing.


“Quando si parla di integrazione troppo spesso si dimentica che questo processo deve avvenire, e di fatto avviene, tanto da parte dei nuovi arrivati quanto degli autoctoni”, ha dichiarato Luca Massimiliano Visconti. “Se osserviamo i contesti di mercato che connotano la maggior parte delle città italiane oggi, ci rendiamo facilmente conto di come la mixité stia modificando le nostre occasioni di consumo. E, con le occasioni, cambiano i consumi stessi, sempre più creolizzati sul versante alimentare, musicale, artigianale, cinematografico, ma anche dal punto di vista delle formule di retailing o delle scelte di abbigliamento. La mixité diventa una tentazione irresistibile anche per gli autoctoni che, attraverso esperienze di cross-over consumption sperimentano nuovi confini consumistici, che conducono a evasioni dal quotidiano. Viaggi restando in città. Incontri protetti con l’alterità. Motore di cambiamento per la società che ha da venire”.


“L’Italia è sempre più multilinguistica, multireligiosa, multiculturale e multietnica”, afferma Enzo Mario Napolitano, Presidente di Etnica e coordinatore del convegno. “A dire il vero lo è quantomeno dall’epoca romana che ha visto anche Imperatori dalla pelle scura. Ognuno di noi è un laboratorio permanente in cui identità, appartenenze, orientamenti, bisogni coesistono ed evolvono continuamente. Da sempre il progresso dell’umanità è stato costruito sull’incontro, sullo scontro, sulla contaminazione e sulla mescolanza. Scienza, letteratura, arte, musica, gastronomia sono laboratori permanenti in cui la creatività veicola le nostre conoscenze, esperienze, identità, visioni e appartenenze. MIXITé vuole proporre, condividere e diffondere idee, modelli, esperienze e strumenti per progettare e costruire prodotti, servizi, media, spazi autenticamente normali. Luoghi “normali” perché in grado di servire, valorizzare, far convivere il maggior numero di identità, visioni, appartenenze. Senza forzare artificiosamente il pluralismo o il meticciamento. Luoghi aperti in cui nessuno si senta troppo distante. In cui è naturale entrare ed uscire senza vincoli. MIXITé vuole diventare il cantiere della contaminazione spontanea. In cui la creatività diventi l’esito naturale della valorizzazione di tutte le identità in un ambiente etico ed estetico”.


Nel corso del convegno verranno proiettati alcuni video prodotti da CrossingTv e al termine dell’incontro sarà possibile visionare i volumi che fanno parte della sezione di economia interculturale della biblioteca universitaria.


Clicca qui per scaricare il programma della giornata.


Il convegno è aperto a tutti gli interessati.


Per info:
www.etnica.biz
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